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Omicidio Ilaria Alpi:GIP,uccisa perchè sapeva. Si riaprono le indagini

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Roma 3 dicembre – Si riaprono le indagini sull’omicidio di Ilaria Alpi, la giornalista che fu assassinata perche’ aveva raccolto notizie e informazioni che non potevano essere divulgate: questa la convinzione del gip Emanuele Cersosimo il quale, accogliendo la richiesta dell’avvocato Domenico D’Amati, che assiste la famiglia della giornalista del Tg3, ha respinto la richiesta di archiviazione dell’indagine-bis avanzata dalla procura di Roma. Il procuratore aggiunto Franco Ionta avra’ ora sei mesi di tempo per svolgere ulteriori accertamenti sui mandanti del duplice omicidio, avvenuto a Mogadiscio il 20 marzo del 1994, soprattutto alla luce degli elementi che secondo i genitori della Alpi sono emersi anche dalla commissione parlamentare guidata da Carlo Taormina. “Da un’analisi complessiva degli elementi indiziari fino a oggi raccolti dagli inquirenti – e’ la spiegazione del giudice Cersosimo secondo quanto reso noto da D’Amati -, la ricostruzione della vicenda piu’ probabile e ragionevole appare essere quella dell’omicidio su commissione, attuato per impedire che le notizie raccolte da Ilaria Alpi e Miran Hrovatin in ordine ai traffici di armi e rifiuti tossici avvenuti tra l’Italia e la Somalia venissero portati a conoscenza dell’opinione pubblica italiana”. La procura aveva chiesto l’archiviazione del secondo procedimento ritenendo infruttuosi gli accertamenti investigativi sui mandanti. D’Amati, pero’, nella camera di consiglio del 27 novembre scorso, ha presentato al gip nuovi elementi che possono essere preziosi per trovare la verita’. L’unico soggetto condannato a titolo definitivo per questa vicenda e’ il miliziano somalo Omar Hashi Hassan, che sta scontando in un carcere del nord d’Italia ben 26 anni di reclusione. (AGI)

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