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Mercoledì 12 marzo a Stampa Romana presentazione del libro di Katiuscia Giubilei “Il femminismo nel pensiero politico, un saggio di storia dimenticata”

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Presenterà:
Paolo Butturini, Segretario Associazione Stampa Romana

Interverranno:

Fabio Morabito, Presidente associazione stampa romana

Gino Falleri, Presidente nazionale del Gruppo giornalisti uffici stampa FNSI

Vice Presidente dell’Ordine dei giornalisti del Lazio

Stefania Tamburello, giornalista del Corriere della Sera, consigliere associazione stampa romana, responsabile del Dipartimento “Diritti e pari opportunità”

Il lavoro delle donne integra la storia politica, che lo riconosce però, sottovoce e discrimina il genere, a cui non attribuisce alcun ruolo. La disparità inizia nella Genesi, con Eva, costola di Adamo prima e sua rovina poi, creata solo per compagnia. La donna lavora già nel VI secolo a.C. quando, nella scuola Pitagorica, si distingue Aspasia di Mileto, che le antologie ricordano come maestra di retorica ma anche come amante dello statista ateniese Pericle.

Questa è la prima denuncia della ricerca, dal titolo “Il femminismo nel pensiero politico: un saggio di storia dimenticata”. Katiuscia Giubilei si chiede perché sia sempre Aspasia l’amante di Pericle e mai Pericle l’amante di Aspasia, così come nel caso di Turati e Anna Kuliscioff, Sarte e Simone de Beauvoir, solo per citare i più conosciuti: la storia racconta il coinvolgimento sessuale e affettivo delle donne, senza rispetto ma non fa altrettanto con gli uomini.

Giubilei seleziona alcune autorevoli pensatrici, che hanno fatto politica, giornaliste e scrittrici impegnate per il riconoscimento di genere e per la parità. Santa Caterina da Siena è la prima rappresentanza femminile della storia e la riconoscono le stesse Encicliche Papali, di Paolo VI e Giovanni Paolo II. Altre donne sono Madame de Stael, Rosa Luxemburg, Oriana Fallaci e tante ancora, fino alle contemporanee. La massoneria, l’integralismo islamico, questo e altro nel saggio, un libro intrigante, che si legge in maniera veloce, come si fa con le favole.

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