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Candidati Sindaco, sfida in Campidoglio. Successo dell’iniziativa di Stampa Romana

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Roma, 7 aprile – E’ stato un faccia a faccia a tutto campo quello di oggi tra i candidati a sindaco della capitale con un inedito confronto ravvicinato, dettato dal caso, anche tra il candidato del centrosinistra Francesco Rutelli e quello de ”La Destra” Francesco Storace. L’ordine alfabetico, che ha stabilito la disposizione dei posti al tavolo dei relatori, li ha voluti vicini, mentre il candidato del Pdl Gianni Alemanno, per la stessa ragione, era dalla parte opposta. L’ex sindaco della capitale e l’ex governatore della Regione Lazio, si sono stretti la mano appena arrivati, e per tutto il dibattito si sono scambiati battute. Cosi’, alla domanda dei cronisti al termine del confronto sul clima politically correct tra i due, Storace ha risposto con una battuta: ”Ci siamo messi d’accordo per il ballottaggio”. L’incontro, organizzato dall’Associazione Stampa Romana (Asr), si e’ svolto nella sala della Protomoteca in Campidoglio. Presenti 13 dei 14 candidati in lizza, ai quali il presidente e il segretario dell’Asr Fabio Morabito e Paolo Butturini, e il presidente del sindacato Cronisti romani, Romano Bartoloni hanno posto cinque domande: un minuto a testa per rispondere. Oltre a Rutelli, Storace ed Alemanno, erano presenti Mario Baccini (Rosa per l’Italia), Luciano Ciocchetti (Udc), Susanna Capristo (Partito comunista dei lavoratori), Umberto Calabrese (La mia Italia), David Gramiccioli, (Movimento nazionale il Delfino e Partito animalista europeo), Dario Di Francesco (Forza Roma-Avanti Lazio), Serenetta Monti (Amici di Beppe Grillo), Armando Morgia (Sinistra critica), Franco Grillini (Partito Socialista) e Michele Baldi (Per Roma Baldi sindaco). A rendere colorito l’incontro ci ha pensato Calabrese che ha aperto nella sala un ombrello di tutti i colori ”a testimonianza della volonta’ di tanti cittadini, che non vogliono piu’ candidati scelti dalle segreterie di partito: noi parliamo a nome del popolo delle primarie”. Una delle domande era sul perche’ della candidatura: Rutelli ha risposto ”per l’onore di Roma”, tirando una frecciata a Bossi, che ”si candida a fare il ministro delle Riforme” definendo ”Roma ‘canaglia”’. La ragione che ha mosso Alemanno e’ ”il degrado della Capitale”’, quella di Storace ”e’ vincere”, quella di Ciocchetti ”la necessita’ di modernizzare la citta”, quella di Grillini ”assicurare la laicita”’. A suscitare l’unico applauso della platea in merito alla domanda su quale fosse stato il miglior sindaco di Roma negli ultimi cento anni, e’ stato Storace che ha risposto, spiazzando molti, ”Luigi Petroselli”, l’uomo del Pci che guido’ la capitale dal 1979 al 1981. La pensa cosi’ anche Baccini. Per Rutelli, invece, il nome e’ quello di ”Ernesto Nathan”. A lui ha risposto Capristo, ”Nathan era un massone”, mentre Di Francesco ha lanciato una provocazione: ”Il sindaco ideale sarebbe Francesco Totti, l’unico in grado di poter prendere a calci in culo quelli della Lega nord”. In tema di citta’ europee preferite dopo Roma, Rutelli cita Barcellona e Parigi, Alemanno invece Berlino, Ciocchetti guarda a Madrid. Quanto ai palazzi della politica, per Alemanno ”bisogna ridimensionare la presenza dei ministeri nel centro storico di Roma. Il nostro futuro governo nazionale sara’ sicuramente piu’ snello di quello di Prodi e quindi potremo utilizzare alcune strutture per ampliare l’offerta museale”; anche Baccini vuole togliere i ministeri dal centro; Ciocchetti teme che ”il Piano regolatore di Veltroni” sia ”insufficiente” perche’ ”lascera’ nel centro della citta’ i grandi centri direzionali impedendo la pedonalizzazione”. I ministeri al centro ”costano troppo”, afferma Grillini. Non concorda Rutelli: ”Molti ministeri a Roma hanno cambiato la loro sede. Qui sento parlare di palazzi della casta, per me, e penso al Quirinale, sono luoghi della democrazia”. (ANSA).

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