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Il documento approvato dal Consiglio Nazionale della Fnsi sul DDL sulle intercettazioni

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Il Consiglio Nazionale, riunitosi a Roma nella sede della Fnsi, ha approvato il seguente documento con due astensioni: ““Il Consiglio Nazionale della Federazione Nazionale della Stampa Italiana si oppone alla censura anticostituzionale che le norme contenute nel disegno di legge Alfano comportano a danno del diritto dei cittadini ad essere informati”.
La tutela della privacy è un diritto e un valore anche per noi giornalisti, e come tale è regolata da precise norme deontologiche; ma essa non può essere usata come pretesto per introdurre il divieto di pubblicare ogni notizia relativa a qualsiasi attività di indagine fino all’udienza preliminare.
Con queste regole, indipendentemente dalle intercettazioni, i cittadini non avrebbero saputo niente per anni sul crack Parmalat, su Calciopoli, sulla clinica Santa Rita.
Il Consiglio Nazionale della Fnsi conferma le scelte compiute dalla Giunta Esecutiva riunita con la Consulta delle Associazioni Regionali di Stampa, a partire dalle iniziative nei confronti dei Gruppi Parlamentari affinché dal disegno di legge scompaiano le norme limitative e punitive della libertà di informare.
Il Sindacato dei giornalisti promuoverà iniziative pubbliche di dibattito e approfondimento anche del ruolo della categoria, all’interno dell’attuale quadro normativo e deontologico.
A fronte del permanere della volontà di introdurre norme che consideriamo profondamente sbagliate sarà inevitabile lo sciopero generale dei giornalisti.
Il Consiglio Nazionale della Federazione Nazionale della Stampa Italiana dà mandato alla Segreteria nazionale di chiedere una rapida convocazione del Comitato di emergenza costituito tra Fnsi, Ordine e Unione Cronisti al fine di programmare le iniziative conseguenti.

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