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Intercettazioni:strumentale la solidarietà a Prodi

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Civile e composta reazione dell’ex Presidente del Consiglio Romano Prodi alla pubblicazione su Panorama di alcune intercettazioni a lui attribuite. L’Unione Nazionale Cronisti Italiani sottolinea che davanti al montare di solidarietà che avevano il solo scopo di strumentalizzare la vicenda per sostenere il disegno del legge del governo che limita la possibilità dei magistrati di indagare e quella dei giornalisti di informare l’opinione pubblica, Prodi ha messo subito un punto fermo.

Ha dichiarato che non vuole che “l’artificiale creazione di questo caso politico alimentasse il tentativo o la tentazione di dare vita, nel tempo più breve possibile a una legge sulle intercettazioni che possa sottrarre alla magistratura uno strumento che in molti casi si è dimostrato indispensabile”.

L’ex presidente del Consiglio ha aggiunto di non avere “alcuna contrarietà al fatto che tutte le mie telefonate siano rese pubbliche”.

L’Unione Nazionale Cronisti Italiani ritiene che questo comportamento di Prodi sia quello più rispettoso del ruolo e dei compiti di magistrati e giornalisti e denuncia che troppo spesso le vicende giudiziarie o quelle della pubblicazione di conversazioni telefoniche vengono utilizzate per tentare di impedire l’attività della magistratura e l’informazione dei cittadini. Contro questo tentativo, esplicito nel disegno di legge del governo sulle intercettazioni, l’Unci, d’intesa con Fnsi e Ordine dei Giornalisti, sta conducendo una vigorosa campagna di informazione dei cittadini con manifestazioni nelle piazze di tutta Italia.

Roma, 29 agosto 2008

Il network