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Editoria: Premio Nobel a Paul Krugman, editorialista del New York Times

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Editorialista del New York Times, stimato docente dell’Universita’ di Princeton ma soprattutto un feroce critico dell’amministrazione Bush: Paul Krugman, il vincitore del Nobel 2008 per l’Economia premiato per ”le sue analisi dei modelli di commercio”, e’ noto per la sua avversione nei confronti della New Economy anni ’90 e soprattutto delle politiche finanziarie condotte da Washington. Nato nel ’53 a Long Island, Krugman si e’ specializzato in economia a Yale, ha ottenuto un dottorato al MIT, all’Universita’ di Berkeley, alla London School of Economics e all’Universita’ di Stanford, prima di giungere all’Universita’ di Princeton nel 2000. Per un anno (tra il 1982 e il 1983) ha lavorato nel Consiglio dei consulenti economici della Casa Bianca sotto l’amministrazione Reagan. La fama di Krugman e’ dovuta soprattutto alla grande fruibilita’ delle sue opere: lui stesso ha detto di essersi dedicato nella sua vita a un nuovo ”tipo di saggi per non-economisti chiari, efficaci e interessanti”. Ma e’ il suo attacco deciso contro la politica economica e quella estera del presidente George W. Bush a renderlo famoso anche nei settori non specializzati: nel settembre 2003, Krugman ha pubblicato infatti una raccolta dei suoi articoli intitolata The Great Unraveling (uscito in Italia col titolo ”La deriva americana”), nel quale critica i grossi disavanzi provocati dalla politica di taglio delle tasse, dal mantenimento della spesa pubblica e dalle spese per la guerra in Iraq. Deficit insostenibili nel lungo periodo e che avrebbero provocato una grave crisi economica, aveva previsto Krugman, e i fatti degli ultimi giorni gli stanno dando ragione.

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