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E´ stata una vita di passioni
prima di tutto il giornalismo

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E´ stata una vita piena di passioni, la vita di Sandro Curzi. E tra queste passioni siamo oggi onorati di ricordare anche la sua passione per l´organizzazione sindacale dei giornalisti: Curzi è stato dirigente nazionale della Fnsi negli anni in cui il sindacato usciva dal corporativismo, sceglieva di mettersi in rapporto con i movimenti della società italiana e conquistava fondamentali garanzie di autonomia per i giornalisti e diritti di intervento per i Comitati di Redazione per i quali ancora oggi la categoria deve gratitudine a chi operò in quella stagione.
Ma la passione sindacale di Curzi era forte perché forte era la sua passione professionale. Curzi ha lasciato ovunque il segno di un giornalismo civilmente impegnato, curioso verso ogni fenomeno sociale e politico emergente, capace di usare il mezzo televisivo per fare irrompere la realtà negli schermi e offrire temi all´agenda della discussione dei partiti; un giornalismo lontano dalle ipocrisie, trasparente nel dichiarare il proprio punto di vista, per questo rispettoso dei punti di vista altrui e in grado di aiutare lettori e spettatori a formarsi una propria opinione nel confronto tra le diverse voci. Curzi è stato un vero direttore: dal Tg3 a TMC a Liberazione, ogni volta ha saputo coinvolgere la redazione che guidava e farla sentire parte di un progetto. Ed è stato, soprattutto nei suoi ultimi anni, appassionato difensore dell´autonomia del servizio pubblico radiotelevisivo e insieme critico delle sue carenze: pronto a indignarsi contro i tentativi esterni di asservimento della Rai, ma altrettanto pronto a denunciare l´espulsione della realtà dai palinsesti.
Di questa vita ricca, spesa per l´informazione e per la democrazia, oggi lo ringraziamo

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