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Libertà di stampa: chiude agenzia "Ramattan", Abu Mazen accusato di ostruzionismo

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Ramallah, 1 dic 2008 – La principale agenzia di stampa palestinese ´Ramattan´ ha sospeso oggi le proprie attività nei Territori, accusando l´amministrazione della Cisgiordania, guidata dal presidente dell´Autorità nazionale palestinese (Anp) Abu Mazen, di «ostacolare» il suo lavoro. In un comunicato, rilanciato dall´agenzia di stampa ´Dpá, la ´Ramattan´ denuncia anche come il ministero dell´Interno di Ramallah abbia molestato il proprio staff, impendendo ai giornalisti di entrare nel quartier generale di Abu Mazen. Secondo l´agenzia, inoltre, sarebbero state fermate dalla polizia palestinese diverse persone del suo staff.La ´Ramattan´, con uffici a Ramallah e a Gaza, è un´agenzia di stampa indipendente, di proprietà di un uomo d´affari palestinese. Spesso, ricorda la ´Dpá, il movimento di
resistenza islamico Hamas ha utilizzato i locali dell´agenzia a Gaza, e in passato anche in Cisgiordania, per organizzare proprie conferenze stampa. Questo avrebbe suscitato le ire di alcuni funzionari dell´amministrazione della Cisgiordania. Tuttavia, per il ministro palestinese ad interim dell´Informazione, Riad Malki, dietro alle azioni delle autorità contro la´Ramattan´ vi sarebbe il mancato pagamento da parte di quest´ultima delle tasse dovute. «Una volta che pagherà i debiti e avrà una licenza adeguata per
aprire un ufficio, non ci sarà più nulla che potrà impedirle di lavorare», ha
detto il ministro.
Secondo la ´Ramattan´, però, le autorità le chiederebbero
il versamento di importi superiori a quelli richiesti ad altri media. Così
l´agenzia ha deciso di sospendere le sue attività sia in Cisgiordania che a
Gaza per protestare contro le autorità palestinesi.

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