Telecom Italia Media “é certamente un business che non ci appartiene”, è un asset “complesso”, ma dispone di attività “che vanno valorizzate, asset molto interessanti” per Telecom. Lo ha affermato l´amministratore delegato del gruppo, Franco Bernabè, nel corso della conferenza stampa di presentazione del piano. L´amministratore delegato di Ti Media, ha spiegato Bernabè, “ha avuto il mandato di razionalizzare e innanzitutto di ridurre le perdite della società, si è già mosso realizzando un piano di efficienze che capisco essere doloroso dal punto di vista umano, ma dal punto di vista aziendale sono piani che devono andare avanti”. Giovanni Stellla “ha già venduto alcune attività (pay-per-view), ne farà delle altre”. “Non voglio prendere decisioni affrettate sulla tv, l´Iptv è la piattaforma del futuro – ha concluso Bernabè – c´è bisogno di capire meglio le dinamiche di questo business, poi decideremo anche che cosa ne sarà di Ti Media nel suo complesso”.
Gli ha fatto eco il segretario della Fnsi, Franco Siddi, chiedendo chiarezza: “Oggi abbiamo saputo che Telecom si appresterebbe a vendere Telecom Italia Media, o parti di essa. Se così è, si impone un chiarimento profondo sul piano industriale di Telecom, su una vicenda che oggi, meno di ieri, può essere vista come un´operazione per alleggerire i costi per fare lievitare il potere contrattuale nella cessione di una azienda. Quando si vende un´azienda che produce un bene speciale come l´informazione gli operatori fondamentali di essa – i giornalisti – non possono essere considerati un semplice fattore di costo indistinto. Al presidente Bernabè chiediamo chiarezza e un atto di grande responsabilità”.
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