Cerca
Close this search box.

Caso Liberation: è bufera in Francia dopo l´arresto dell´ex direttore de Filippis prelevato in casa e ammanettato per un´inchiesta per diffamazione

Condividi questo articolo:

Parigi, 1 dic 2008 – È bufera in Francia dopo l´irruzione della polizia all´alba di venerdì nell´abitazione dell´ex direttore di ´Liberation´, Vittorio de Filippis, fermato per un´accusa di diffamazione. Ong, sindacati e gran parte della stampa d´Oltralpe denunciano «derive incompatibili con lo Stato di diritto», mentre lo stesso presidente Sarkozy dichiara di «comprendere l´emozione suscitata dalle condizioni di esecuzione di un mandato giudiziario ».
  
A difesa del magistrato che ha ordinato il fermo, Muriel
Josiè, e dei poliziotti che lo hanno eseguito si era schierato
questa mattina il ministro dell´Interno francese, Michele
Alliot-Marie, dichiarando che «la polizia ha seguito le
procedure» nell´esecuzione del mandato del giudice e che de
Filippis «non è stato ammanettato davanti ai suoi figli».
Sulla stessa linea il guardasigilli di Parigi, Rachida Dati, che
ha definito «assolutamente regolare» l´attività delle forze
dell´ordine. Dal canto loro, i poliziotti smentiscono le
dichiarazioni del giornalista di Liberation e affermano di
essere stati «cortesi e pazienti».     Di «flagrante
delirio» parlava oggi ´Liberation´, mentre ´Le Mondè invitava
i suoi lettori a denunciare eventuali episodi di ´fermi di
polizia muscolarì. Sotto accusa, c´è l´escalation di
interferenze nelle attività dei giornalisti d´Oltralpe: dal
´Canard enchaine« a ´Le Mondè, da ´Charlie Hebdò a ´Auto
Plus´, quella che ´Liberation´ definisce la ´caccia ai canarinì
(giocando sul doppio senso di canard, che oltre al volatile
indica anche il giornale quotidiano) ha conosciuto un aumento
significativo dal 2006.
   Una nota dell´Eliseo, emessa nel pomeriggio di oggi, ha
cercato di calmare gli animi: Sarkozy ha ricordato di aver
chiesto al Guardasigilli di mettere in opera le proposte della
commissione Guinchard che prevede la depenalizzazione della
diffamazione«. Il progetto di legge dovrebbe essere esaminato
dal parlamento di Parigi all´inizio del 2009. 


 

Il network