Cerca
Close this search box.

I Cdr: contratto o conflitto

Condividi questo articolo:

“La conferenza nazionale dei Comitati e fiduciari di redazione, riunitasi a Roma l´11 dicembre 2008, ascoltata la relazione del segretario generale della Fnsi, Franco Siddi, la approva, condividendone le forti preoccupazioni per la fase di estrema difficoltà che caratterizza il confronto in atto con gli editori in un contesto economico e sociale di inedita gravità.
Patto generazionale, tutela dell´occupazione, tutela sindacale e tutela del lavoro nelle nuove realtà multimediali sono concetti che – inseriti dal segretario nella sua relazione e punti centrali della  trattativa contrattuale – vengono condivisi con convinzione.
La Conferenza  conferma la ferma volontà di giungere in tempi rapidi alla firma di un contratto nazionale di lavoro che sia sostenibile per tutta la categoria, capace di tutelare le fasce più deboli, di garantirne un futuro dignitoso con un adeguato potere di acquisito degli stipendi nell´ambito di una reale crescita professionale, riuscendo al contempo a sostenere gli istituti economici della professione.
E´ però necessario che la categoria, prima di giungere alla conclusione del negoziato contrattuale, possa disporre di un quadro complessivo quanto più completo possibile sia per quanto riguarda la parte normativa sia per quanto riguarda quella economica. Condizione indispensabile perché i Cdr, quali rappresentanti delle redazioni, possano esprimere una valutazione generale disponendo di tutti gli elementi maturati, non ultimi quelli relativi alle buste paga e alla dinamica salariale.
Non si può lasciare agli editori mano libera nel settore dei trasferimenti con il serio rischio che questo possa divenire un´arma di ricatto nei confronti delle redazioni. E´ per questo che si chiede che l´intera  questione possa essere normata con l´inserimento di precisi confini, tali comunque da garantire i diritti già previsti dal contratto, senza alcuna concessione che possa stravolgere l´attuale sistema di garanzie. Le nuove leggi sul mercato del lavoro devono trovare nel CNLG sostanziale compatibilità con il lavoro giornalistico evitandone lo stravolgimento.
 Dal confronto con gli editori non possono restare fuori gli aspetti riguardanti la qualità del lavoro e dell´informazione. Non sono accettabili imposizioni editoriali che pieghino gli spazi, le forme e i contenuti informativi alle, pur legittime, esigenze pubblicitarie.
Ai colleghi de La 7, impegnati – con il pieno e convinto appoggio della Fnsi e delle Associazioni di Stampa Lombarda e Romana – nella durissima vertenza per il mantenimento dei posti di lavoro, va la solidarietà dei rappresentanti delle redazioni, nella certezza che, pur nella contemporaneità della trattativa per il rinnovo contrattuale, la loro vicenda continuerà a essere seguita con la massima attenzione e partecipazione, anche con  la disponibilità ad iniziative di lotta solidali.
A conclusione dei lavori, i comitati e i fiduciari di redazione invitano la segreteria della Fnsi a proseguire senza alcuna esitazione il negoziato contrattuale, esplorando tutte le soluzioni possibili e respingendo le provocazioni degli editori, proponendo anche le iniziative di lotta che si riterranno necessarie e appoggiando quelle già annunciate e attuate dai singoli Cdr e dai coordinamenti.  Il  negoziato è – al momento – l´obiettivo prioritario ma deve, caratterizzarsi esplorando già da domani  mattina la disponibilità degli editori ad un confronto immediato e a tutto campo senza soluzioni di continuità. Dalla costanza dell´impegno negoziale e dalla pervicace volontà di giungere alla firma di un accordo sostenibile e dignitoso, deriva la possibilità di garantire a tutti i giornalisti un contratto che salvaguardi la professione e i posti di lavoro.”

Il Documento è stato approvato con 110 sì, 20 no e 2 astensioni.

Il network