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Libertà di stampa: striscia di Gaza ancora blindata, accesso negato ai giornalisti

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Tel Aviv, 7 gen 2009 – Mentre proseguono i bombardamenti e i combattimenti porta a porta a Gaza City, Israele non ha ancora dato il via libera all´ingresso dei giornalisti nella striscia di Gaza. Ufficialmente la stampa non puo entrare “per ragioni di sicurezza”, sebbene una sentenza della Corte Suprema Israeliana abbia stabilito che l´accesso dovesse essere garantito ad almeno otto rappresentanti della stampa internazionale. Una sentenza rimasta lettera morta, a discapito del diritto dei cittadini di tutto il mondo a essere informati su quanto sta realmente accadendo, specie alla luce di fatti come quello di ieri, quando una scuola gestita dall´Onu, dove avevano trovato rifugio migliaia di sfollati, e stata bombardata causando trenta vittime civili, tra cui molti bambini. E mentre le redazioni di tutto il mondo si interrogano sull´opportunità o meno di pubblicare le foto di quest´ennesima tragedia, una Ong svizzera, Presse Embleme Campagne (Pec), lancia precise accuse al governo di Tel Aviv, per aver deliberatamente preso di mira e distrutto le sedi di alcuni media locali, come l´emittente di Hamas “Al-Aqsa Tv”, gli uffici del quotidiano di Gaza City “Al-Resalah” e della radio “Sawt Al-Aqsa”. Durissima anche la presa di posizione dell´Associazione stampa estera (Fpa), che ha diramato un comunicato nel quale si legge: «Questo divieto è senza precedenti e rappresenta una violazione della liberta´ di stampa che mette lo Stato di Israele in compagnia di una manciata di regimi che regolarmente impediscono ai giornalisti di fare il proprio lavoro». Unanime e anche la condanna dei media di tutto il mondo per bocca dei propri inviati, da giorni fermi al confine. A oggi, le uniche notizie dalla striscia di Gaza arrivano dagli operatori delle organizzazioni non governative, che parlano sempre piu insistentemente di un´immane tragedia umanitaria. (agendacomunicazione.it)

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