L´assemblea di redazione dell´Agenzia Italia respinge in modo fermo e unanime il Piano di riorganizzazione aziendale presentato al Cdr, che prevede il ricorso alla Legge 62, ex 416, ritenendolo irricevibile prima ancora che inaccettabile. Un piano che dequalifica il ruolo e la funzione dell´Agi nel panorama italiano dell´informazione e che contraddice in maniera stridente il piano editoriale del direttore, condiviso dai vicedirettori, entrato in vigore appena a luglio scorso. L´assemblea denuncia l´inaffidabilita’ della controparte aziendale: sia per non aver adempiuto agli accordi sottoscritti negli ultimi anni, sia perchè continua a scaricare solo sulla redazione il costo di palesi errori di gestione. Non è con il drastico ridimensionamento dell’organico da 98 a 69 giornalisti, con la mobilità territoriale-interna selvaggia, con la chiusura di ulteriori sedi regionali, la creazione di improvvisate macro-regioni, il blocco delle assunzioni dei precari e la mancanza di un progetto strategico complessivo di sviluppo che si assicura il futuro dell´agenzia e la sua presenza essenziale nel mondo dell´informazione. L´assemblea, nel ribadire il totale rigetto della linea aziendale, proclama un giorno di sciopero per la giornata di domani e affida al Cdr un pacchetto di ulteriori 5 giorni di sciopero da attuare con le modalità che riterrà più opportune.