Falluja, 7 feb 2009 – Se ne andava da solo, ´´armato´´ di macchina fotografica, in giro per Falluja, una delle citta´ piu´ pericolose dell´Iraq a 50 chilometri a ovest di Baghdad, quando e´ stato fermato dalle autorita´ irachene: Luca Marchio´, 32 anni, giornalista freelance italiano, entrato in Iraq con un visto turistico, e´ in attesa di essere espulso dal Paese, trattenuto in queste ore dal ministero degli Interni iracheno, a Baghdad, che domani mattina lo imbarchera´ sul primo volo disponibile per Amman, in Giordania. Il portavoce del ministero degli Interni iracheno, generale Abd al-Karim Khalaf, ha detto all´ANSA che il giovane ´´si e´ subito dichiarato come giornalista´´ e che ´´trovato sprovvisto di visto d´ingresso, sara´ rimpatriato il prima possibile´´. Secondo Khalaf, l´italiano sarebbe entrato nel Paese attraverso il confine nord-orientale con l´Iran, ricevendo un semplice lasciapassare da rappresentanti della regione autonoma del Kurdistan iracheno. ´´Avrebbe dovuto invece entrare con un visto rilasciato da un´ambasciata o un consolato iracheni all´estero´´, ha aggiunto il portavoce. ´´Sono un turista´´, sarebbero invece state le prime parole del freelance italiano dopo il fermo, secondo quanto riporta il New York Times. ´´Volevo vedere e capire la realta´, perche´ non sono mai stato qui prima d´ora e credo che ogni Paese al mondo dovrebbe essere visitato´´. Sempre secondo il quotidiano americano, la polizia lo ha individuato tra i passeggeri di un minibus proveniente da Baghdad – raggiunta in taxi da Erbil e dove ha passato qualche giorno – seduto accanto a una donna che vendeva latte fresco e yogurt. Gli agenti, scrive ancora il New York Times, ´´hanno poi concluso che Marchio´ non era un jihadista italiano e che rappresentava un pericolo solo per se stesso´´. Luca Marchio´, di Como, ´´ha lavorato per giornali locali, ha fatto l´addetto stampa, ha scritto un libro sulla Birmania´´, racconta di lui il padre Daniele. Sempre in giro per il mondo ´´nel 2005 e´ partito da Como in fuoristrada ed e´ arrivato a Tokamachi, in Giappone. E´ riuscito a entrare in Corea del Nord ed e´ stato in Cina due o tre volte´´. Questa volta Luca aveva detto che sarebbe stato impegnato durante la settimana: ´´poteva essere anche dalle parti di casa – continua Daniele Marchio´ -, ma conoscendolo ho sospettato che fosse andato piu´ lontano´´. Comunque, precisa il padre, Luca ´´e´ un ragazzo di esperienza, che sa come muoversi, e ha fatto sempre le cose per bene. Ora speriamo di riabbracciarlo presto´´. (ansa)