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Libertà di stampa: per "Famiglia Cristiana" l´Italia precipita verso le leggi razziali, Maroni querela

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Roma, 9 feb 2009 – Con i medici ´´invitati a fare la spia e denunciare i clandestini´´ ed i cittadini che si organizzano ´´in associazioni paramilitari´´, l´Italia ´´precipita verso il baratro di leggi razziali´´. Nuova bordata di Famiglia Cristiana contro le politiche del Governo in materia di sicurezza ed immigrazione. Ed il ministro dell´Interno, Roberto Maroni, contrattacca parlando di ´´dichiarazioni deliranti´´ ed annunciando il mandato ai suoi legali ´´di agire in ogni sede civile e penale per contrastare questa aggressione premeditata´´. Nell´editoriale dedicato agli ultimi provvedimenti sulla sicurezza, il settimanale dei Paolini spara ad alzo zero: ´´il circo politico – si legge – ha dato prova, nei giorni scorsi, di manifesta incoerenza morale´´, perche´ ´´da una parte si batte, giustamente, per Eluana ma, al tempo stesso, approva agghiaccianti leggi discriminatorie. La tutela della vita e della dignita´ di ogni essere umano va assunta nella sua interezza, e vale per la vita nascente, per quella che si spegne o si vuole spegnere, ma anche per gli immigrati, i barboni e tutti i poveracci ai margini della societa´´´. Nel mirino il Carroccio. ´´Il ricatto della Lega di cui sono succubi maggioranza e presidente del Consiglio – evidenzia Famiglia Cristiana – mette a rischio lo Stato di diritto´´ e ´´cosi´ l´Italia, gia´ abbastanza ´cattiva´ con i piu´ deboli, lo diventera´ ancora di piu´: si e´ varcato il limite che distingue il rigore della legge dall´accanimento persecutorio´´. Le misure del governo, rileva l´editoriale, rappresentano ´´il soffio ringhioso di una politica miope e xenofoba, che spira nelle osterie padane´´ e che ´´e´ stato sdoganato nell´aula del Senato della Repubblica´´. Non si fa attendere la replica furente di Maroni. ´´Sono profondamente indignato e offeso – scandisce – dalle deliranti dichiarazioni di Famiglia Cristiana che accusa me, il Governo e il Parlamento italiano di approvare vere e proprie leggi razziali´´. Si tratta, osserva, di ´´un attacco di violenza inaudita nei toni e nei contenuti, tanto piu´ inaccettabile in quanto si fonda su presupposti palesemente falsi: le norme del pacchetto sicurezza all´esame del Parlamento italiano sono gia´ in vigore in molti Paesi europei, senza che i governi di questi stessi paesi siano mai stati insultati con tanta violenza come Famiglia Cristiana fa regolarmente con quello italiano´´. Il ministro informa quindi che ´´per tutelare la mia onorabilita´ e quella della carica che ricopro ho deciso di dare mandato ai miei legali di agire in ogni sede civile e penale per contrastare questa aggressione premeditata da parte di chi usa consapevolmente la violenza di affermazioni false per combattere chi ha opinioni diverse dalle proprie´´. Gia´ in passato c´erano stati scontri tra Famiglia Cristiana e Maroni, in particolare quando e´ scoppiata la polemica sulle impronte digitali ai bambini rom. Ora l´ultimo atto, dopo che in mattinata il ministro aveva denunciato ´´pregiudizi´´ contro la Lega. E aveva difeso le due misure avversate dal settimanale: quella che consente ai medici di denunciare i clandestini e le ronde. Per quanto riguarda il primo provvedimento, aveva puntualizzato, ´´non abbiamo introdotto alcun obbligo di denuncia; abbiamo semplicemente eliminato il divieto della possibilita´ della denuncia introdotto nel 1998. Ora un medico che vuole segnalare un irregolare commette un reato, ma non e´ giusto punire chi magari vuole segnalare alla polizia un clandestino ferito dalla ragazza che ha stuprato´´. Peraltro, aggiunge, in tutti i Paesi d´Europa e´ consentito ai medici di fare la denuncia ed in Germania, addirittura, c´e´ l´obbligo. Quanto alle ronde, per il ministro, accrescono ´´il controllo del territorio e anche sindaci di sinistra hanno autorizzato questo strumento, solo che se lo fa la Lega diventa razzista´´. (ansa)

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