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Mentana-Mediaset è rottura totale: "Matrix" sospeso, giornalisti in sciopero

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Roma, 10 feb 2009 – Tra Mediaset e Enrico Mentana è rottura totale. La rete ha accettato infatti le dimissioni presentate dal direttore editoriale, contrario al mancato cambio di palinsesto di fronte al «dramma di Eluana», e ha sospeso fino a nuova comunicazione il programma Matrix. Le dimissioni erano state annunciate già lunedì sera dallo stesso giornalista-conduttore. Pomo della discordia l´appuntamento settimanale con il Grande Fratello: Mentana in sostanza non ha gradito la decisione presa da Mediaset di mandare in onda in prima serata il reality, dopo la notizia della morte di Eluana Englaro, senza «cambiare di una virgola la sua programmazione». Nell´accettare le dimissioni di Mentana, Mediaset, come si legge in una nota, ha «respinto tutte le motivazioni» del direttore editoriale, «nella convinzione di avere svolto come sempre il proprio ruolo di editore in modo tempestivo e completo».

«NON ESISTE SOLO L´AUDIENCE» – Le dimissioni di Mentana in realtà erano state accettate dal direttore generale informazione di Mediaset, Mauro Crippa, già lunedì sera, quando non erano ancora state formalizzate. E a darne notizia era stato lo stesso Mentana. «Non è così che si fa informazione su una grande rete nazionale – aveva sottolineato il giornalista – . Non esiste solo l´audience. Simili scelte tolgono credibilità a chi le compie, e personalmente non ho nessuna intenzione di avallarle. Stasera su Canale 5 – aveva spiegato Mentana – il dramma è quello della cacciata di una concorrente dal Grande Fratello. A mezzanotte, se va bene, si parlerà di Eluana a Matrix. Andremo in onda comunque, per dovere di informare. Domani però – aveva avvertito – rassegnerò le dimissioni da direttore editoriale di Mediaset, per un altro dovere, quello di coerenza».


NIENTE MATRIX – Un affondo al quale Crippa ha replicato spiegando che Mediaset ha seguito gli sviluppi del caso Englaro con una lunga diretta del Tg4 di Emilio Fede e con una finestra informativa di Studio Aperto su Italia 1. «Mentana è un giornalista di grande esperienza che conosce bene le regole della tv commerciale che gli hanno consentito e gli consentono di lavorare in piena libertà e autonomia editoriale. Colpisce che non abbia avuto nessuna menzione la lunga e impeccabile diretta di Fede su Retequattro e la finestra delle 23,35 di Studio Aperto. Siamo infatti un sistema a tre reti e credo che non si debba mai dimenticare che il pubblico ha esigenze diverse, come dimostra peraltro la programmazione della nostra concorrenza» ha aggiunto il direttore generale informazione di Mediaset. Mediaset, ribadisce Crippa, «non ha mandato via nessuno, è Mentana che si è messo fuori dall´azienda rompendo pubblicamente e platealmente il rapporto fiduciario. Valuteremo nei prossimi giorni – conclude – le modalità di prosecuzione dell´esperienza di Matrix. Un editore ha il dovere di tenere in vita i propri marchi anche al di là delle vicende personali».


STATO AGITAZIONE E SCIOPERO IL 17 – I giornalisti del Tg5 e di Videonews, la testata alla quale fa capo Matrix, hanno deciso all´unanimità di proclamare da subito lo stato di agitazione e una giornata di sciopero per martedì 17 febbraio, dopo un´assemblea alla quale hanno partecipato anche colleghi del Tg4, Studio aperto, Sport Mediaset e Tg Com. Nel documento approvato dall´assemblea, i giornalisti del Tg5 e di Videonews «respingono con forza la decisione dell´azienda di sospendere il programma Matrix, realizzata in modi e tempi inaccettabili» e si impegnano «a non occupare gli spazi di Matrix finchè il programma resterà sospeso. Auspicando che l´azienda trovi una positiva ricomposizione con Enrico Mentana, volto storico e fondatore dell´informazione di Canale 5 – si legge ancora nel documento – i giornalisti esprimono la loro solidarietà ai colleghi e alla redazione tutta di Matrix». Inoltre «ribadiscono la centralità dell´informazione Mediaset e il rischio che diventi sempre più marginale; la ricchezza e la pluralità dell´informazione Mediaset, patrimonio di questa azienda e di tutti i giornalisti e il pericolo che vengano progressivamente compresse; la preoccupazione forte sul futuro dell´informazione di ogni singola testata». L´assemblea è durata un´ora e mezza; nei prossimi giorni si terranno con ogni probabilità quelle delle altre testate Mediaset.


GAD LERNER, NON ANDRÒ DA CHIAMBRETTI – E Gad Lerner non sarà tra gli ospiti che al «Chiambretti Night» interveranno sul caso di Enrico Mentana. Sul suo blog www.gadlerner.it, il giornalista smentisce categoricamente la notizia, diffusa tramite agenzie stampa e siti web, che lo vedeva tra i protagonisti della puntata del programma di Piero Chiambretti. «È falso, non intendo nè scherzare, nè fare da foglia di fico a Mediaset in questa sgradevole vicenda. Quando mi ha telefonato la redazione di Chiambretti, infatti, ho detto subito di no. Trovo dunque scorretto che abbiano messo in giro il mio nome annunciando una presenza che sapevano benissimo non ci sarebbe stata». Nel suo «post» Lerner ribadisce la sua «piena solidarietà a Enrico Mentana che ha compiuto una scelta netta, chiara, dignitosa. La fretta con cui Mediaset ha accolto le sue dimissioni, estendendole dalla direzione editoriale alla soppressione di «Matrix», non fa onore a quell´azienda che deve moltissimo a Mentana. L´ottusità purtroppo miete sempre più vittime nel sistema televisivo italiano».


VESPA – «Capisco la logica inter-rete di Mediaset ma è anche normale che possa non essere compresa da un cavallo di razza lasciato nella stalla al momento della corsa, come era lunedì sera Enrico Mentana»: è il giudizio espresso da Bruno Vespa, che col suo Porta a porta ha invece conquistato la prima serata di Raiuno per commentare con ospiti la morte di Eluana Englaro. «Mi dispiace moltissimo quello che è successo – premette Vespa – ho parlato con Enrico due volte e gli ho detto che, pur capendo le logiche della tv commerciale, istintivamente avrei fatto quello che ha fatto lui, cioè chiedere di andare al posto di Grande Fatello di fronte ad un fatto come la morte di Eluana. Per un giornalista – commenta Vespa – non essere in onda in ore come quelle è pesante e difficile». E sottolinea: «Mediaset agisce su tre reti ma per noi in Rai in casi come questi è Raiuno che va in onda. Capisco che Enrico avrebbe voluto la stessa cosa per Canale 5». Vespa aggiunge: «Mentana mi ha detto che non c´erano dissapori passati. Che si arrivi alla sospensione sine die di Matrix – rileva Vespa – mi lascia immaginare che ci siano altre ragioni, anche se non mi permetto di entrare in casa d´altri». «Non avere almeno per un po´ un concorrente come Matrix – aggiunge l´ex direttore del Tg1 – mi dispiacerebbe molto e lo dico senza ipocrisie. Proprio come quando dirigevo il Tg1 ed ero tra i principali fautori della nascita del Tg5. So quanto ci ha fatto bene ieri come oggi»


MARCUZZI – E la conduttrice del Grande Fratello, Alessia Marcuzzi, in un’intervista a Silvia Toffanin per R101 difenda la scelta della rete: «Credo sia stato giusto andare avanti con un programma di intrattenimento in un momento in cui la tv di Stato stava dando tutte le notizie sulla morte di Eluana Englaro e c’erano altre reti Mediaset che stavano facendo informazione. C’era la necessità di fare il programma e ovviamente non dipendeva da me». E aggiunge: «In quel momento non mi sentivo in difetto nel condurre la trasmissione. Ovviamente ero molto dispiaciuta per cui ho iniziato la trasmissione cercando di farmi sentire vicina ai familiari. Non avevo niente di scritto, ma era ciò che mi sentivo di fare in quel momento». (corriere.it)

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