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Intercettazioni: Fnsi-Fieg, insieme per il diritto di cronaca minacciato dal ddl del Governo

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Roma, 13 feb 2009 – ´´Giornalisti e editori sono pronti ad assumere idonee iniziative comuni per la salvaguardia del diritto di cronaca, anche sulle inchieste giudiziarie, nel rispetto dei doveri professionali e deontologici´´: lo annuncia la Federazione Nazionale della Stampa secondo la quale, con il disegno di legge sulle intercettazioni, ´´ci sarebbe una vera e propria eliminazione dell´informazione e di ogni possibilita´ di verifica su come procedono le inchieste a causa del divieto di dar conto, anche solo per riassunto degli atti´´. ´´Nei prossimi giorni Fnsi e Fieg – informa il sindacato – metteranno a punto la loro determinazione su tutti i profili del diritto di cronaca che appare minacciato e per molto tempo negato in relazione soprattutto ai fatti relativi a indagini giudiziarie, secondo le norme introdotte nel disegno di legge sulle intercettazioni´´. – La Federazione Nazionale della Stampa Italiana ´´conferma e rilancia la mobilitazione della categoria, ormai in campo da ben tre legislature, per impedire inaccettabili bavagli, giudicando intollerabile l´oscuramento delle notizie deciso per legge o la loro chiusura sotto chiave pena pesanti sanzioni per giornalisti e editori´´. ´´La disponibilita´ dichiarata dal Presidente della Commissione Giustizia della Camera, Giulia Buongiorno, a riconsiderare la norma sui tempi dei segreti sugli atti giudiziari – prosegue la Fnsi – pare riconoscere che anche da parte di chi sostiene il provvedimento qualche perplessita´ si ponga, come e´ naturale che sia se si ha un minimo di coerenza nell´attenzione alle regole fondamentali della convivenza posta dal diritto costituzionale e da quello internazionale sui diritti dell´uomo´´. Il Sindacato dei giornalisti – ma analoga volonta´ ha manifestato anche pubblicamente la Federazione degli Editori – ´´e´ disponibile a considerare con le istituzioni l´efficacia dell´ordinamento posto a tutela della privacy, che tuttavia e´ altra cosa rispetto a qualsiasi norma – come e´ stato rilevato da piu´ parti – che ammazzi le notizie´´. ´´Un ravvedimento in sede parlamentare – sottolinea la Fnsi – e´ indispensabile´´. Il sindacato chiede, su questo, ai comitati di redazione e direttori di ´´continuare a marcare la delicatezza della questione, anche attraverso la chiara documentazione di come risulterebbe impoverita, specie alla luce delle vicende dell´attualita´ che viviamo, l´informazione essenziale dalla norma bavaglio di cui si parla. Prima ancora di una protesta, alla quale siamo comunque pronti – conclude la Federazione – questo e´ l´esercizio di un dovere professionale e civile´´. (ansa)

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