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Il nuovo welfare dei collaboratori
Camporese: "Grande passo"

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“E´ uno straordinario passo in avanti nella tutela del lavoro dei collaboratori autonomi quello sancito dai Ministeri Vigilanti con l´approvazione della delibera della Gestione Separata dell´Inpgi. In sostanza cambia l´intero impianto delle norme di tutela previdenziale e solidaristica a favore dei giornalisti iscritti, un risultato frutto di una proficua  e importante collaborazione tra Fnsi, Fieg e Inpgi che portò due anni fa ad una condivisione del documento del Protocollo presso il Ministero del Welfare”. E´ il primo commento del Presidente dell´Istituto di Previdenza dei Giornalisti Italiani Andrea Camporese, acquisito il parere favorevole dei Ministeri del Lavoro e dell´Economia. “L´Istituto procederà immediatamente – continua Camporese – a informare tutte le aziende editoriali interessate e i colleghi iscritti alla Gestione Separata sul contenuto delle nuove norme e sulle modalità tecniche di applicazione. L´aumento graduale delle aliquote, per due terzi a carico del datore di lavoro, la copertura di maternità, paternità e malattia, la degenza ospedaliera e l´assegno al nucleo familiare, la possibilità del riscatto della laurea, la contribuzione volontaria e l´indennità di adozione o affidamento preadottivo, sono solo alcuni dei nuovi istituti che sanano un vuoto a favore di una platea di giornalisti che nella stragrande maggioranza non raggiunge redditi rilevanti. In un mercato del lavoro che vede decrescere in modo evidente le assunzioni a tempo indeterminato ed estendersi l´area del lavoro autonomo e a termine, queste misure rappresentano una risposta concreta, l´apertura di una strada che conduce a sempre maggiori tutele”. A completamento della piena attuazione del Protocollo, il Consiglio di Amministrazione ha assunto anche un´altra delibera, tuttora sottoposta al vaglio dei Ministeri. Si tratta della possibilità da parte delle aziende editoriali di stabilizzare i collaboratori coordinati e continuativi, attraverso contratti a termine di almeno 24 mesi o a tempo indeterminato, vedendo azzerati interessi, sanzioni e contributi derivanti da ispezioni pregresse da parte dell´Inpgi. “Anche in questo caso – conclude Camporese – siamo di fronte ad una grande possibilità affidata dalla norma agli accordi in sede regionale tra datori di lavoro e Associazioni Regionali di Stampa, sentite le rappresentanze aziendali. L´Istituto stima gli aventi titolo, sulla base degli accertamenti ispettivi seguiti, in oltre 600 unità. Se è vero che l´editoria italiana attraversa un periodo di notevole difficoltà dovuta, tra l´altro, al crollo dell´afflusso pubblicitario, si tratta di un´opportunità che auspico venga valutata a fondo per il futuro di tanti giornalisti e per il valore professionale che potrebbe rappresentare per le aziende”.

Queste le novità più rilevanti riguardanti la nuova disciplina dei Co.Co.Co:


– l´aliquota contributiva passa, dal primo gennaio 2009, dall´attuale 12% (10% a carico del lavoratore 2% a carico del committente) al 18,75% per due terzi a carico del committente;
– l´aliquota crescerà gradualmente negli anni successivi fino a pareggiare quella applicata dalla Gestione Separata dell´Inps, pari al 26%, nel 2011;
– differentemente da quanto previsto in precedenza l´obbligo di versamento è posto in carico all´editore;
– per i collaboratori coordinati e continuativi titolari di altra posizione assicurativa (ad esempio iscritti alla Gestione principale Inpgi)o pensionati l´aliquota sale al 12,75%, sempre dal primo gennaio 2009, per pervenire al 17,11% nel 2011;
– diventa possibile il riscatto dei corsi universitari e dei rapporti di collaborazione coordinata e continuativa precedenti all´entrata in vigore della legge 335/1995;
– diventa possibile la contribuzione volontaria;
– pensioni di vecchiaia per gli iscritti alla Gestione non iscritti al altre forme previdenziali obbligatorie: viene introdotta l´età pensionabile prevedendo un requisito pari a 60 anni per le donne e 65 per gli uomini in presenza di almeno 5 anni di contribuzione;
– pensioni di anzianità: la norma viene allineata a quella della Gestione separata Inps prescindendo dal requisito anagrafico con un´anzianità pari o superiore ai 40 anni. Fino al giugno 2009 sarà possibile andare in pensione con 59 anni di età e 35 anni di contributi. Dal 1° luglio 2009, fino al 31 dicembre l´età anagrafica passa a 60 anni e il requisito contributivo a 36;
– vengono introdotte le indennità di degenza in ospedale e di malattia stabilite in rapporto al reddito dichiarato;
– viene rivista l´indennità di maternità alle collaboratrici coordinate e continuative secondo i principi che sovraintendono alla Gestione Separata Inps.

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