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L´assemblea de Il Messaggero
"No ai tagli senza futuro"

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I giornalisti del Messaggero sono consapevoli del delicato momento che attraversa il settore dell´editoria, come conseguenza di una crisi economica e finanziaria globale senza precedenti, e il cui esito è ben difficile da prevedere. Il nostro giornale affronta questa congiuntura forte di oltre un decennio di crescita e di utili annuali molto al di sopra della media del settore. Persino il 2008, in parte condizionato dall´avvio della recessione, sembra essersi chiuso con i conti in attivo. In vista di un 2009 senza dubbio problematico, il Direttore e l´Azienda ci hanno sottoposto un piano di sacrifici molto pesanti, che sottrarrebbe 2 milioni di euro dagli stipendi di oltre 200 giornalisti, senza peraltro garantirci che non verrà dichiarato lo stato di crisi per ristrutturazione. Siamo aperti a discutere di misure contingenti e straordinarie di contenimento dei costi, ottenendo in cambio delle contropartite che non incidano sugli stessi, ma non siamo disposti ad accettare passivamente delle imposizioni unilaterali, che hanno un contenuto punitivo. Non siamo mai stati associati ai vantaggi di ripetuti bilanci con un utile costantemente a due cifre, non possiamo ora portare interamente sulle nostre spalle il peso della crisi. Chiediamo dunque all´azienda di fare la sua parte, individuando un percorso non traumatico di uscita dalla crisi e cogliendo anzi la sfida di investire proprio adesso nel prodotto del futuro, convinti come siamo che a vincere non sarà chi si è limitato ad usare la scure, ma chi avrà saputo progettare proprio oggi nuove strade di sviluppo nella qualità. Soltanto su questo percorso i giornalisti del Messaggero daranno la loro piena disponibilità. Nell´attesa di un chiarimento complessivo, l´Assemblea dei redattori proclama lo stato di agitazione, e impegna il Comitato di redazione a individuare gli strumenti di lotta più efficaci per la difesa degli interessi dei giornalisti e dei lettori.

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