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Le sfide che l´Inpgi ha di fronte

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Quando un settore come l’editoria, o addirittura l’intero sistema industriale, attraversano una fase di implosione finanziaria e produttiva, ragionare di welfare diventa fondamentale e delicatissimo. Aver vinto la battaglia, condotta per decenni dall’Inpgi, che ha spostato i costi dei prepensionamenti dall’Istituto allo Stato risulta un passaggio straordinariamente positivo ma non sufficiente. Va detto, per sgombrare il campo dalle tante legittime paure, che l’impianto normativo della legge 416 resta quello originario, dell’81. Quindi, come ho avuto modo ripetutamente di scrivere, le regole di un eventuale accesso restano invariate. Invariato resta il fondamentale ruolo della Fnsi, delle Associazioni regionali di stampa e dei Cdr  nel raggiungere accordi  che tengano insieme le aspettative dei colleghi, lo stato di crisi delle aziende e i percorsi futuri di rilancio. Risultato importante, ma non sufficiente. La possibilità che un gruppo non indifferente di aziende acceda alla cassa integrazione speciale (quella ordinaria non si applica al comparto giornalistico) esiste. Nessuno ha la sfera di cristallo, ma è evidente che questo ulteriore ammortizzatore sociale, unito ai contratti di solidarietà, diventa in prospettiva importante. Nel 2008 è costato all’Inpgi (senza nessun ristoro di tipo contrattuale, quindi a totale carico di tutti noi) circa 600 mila euro, ai quali vanno aggiunti i costi dei contributi figurativi. Se questo strumento fosse utilizzato in modo più rilevante, si porrà il problema di finanziarlo. Fnsi e Fieg ne stanno discutendo in un tavolo specificamente dedicato agli ammortizzatori. Restano i lavoratori autonomi. I Co.Co.Co, grazie alla delibera dell’Inpgi approvata dai Ministeri in questi giorni, si vedono riconosciute aliquote e tutela decisamente positive. Resta aperta un’enorme questione: quella del sostegno al reddito dei precari che perdono il lavoro. Un tema che attraversa il Paese. Se il Legislatore vorrà affrontarlo l’Inpgi, che non può che stare nel quadro normativo generale, non potrà eluderlo.

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