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Elezioni El Salvador: Funes, ex giornalista della Cnn, fa vincere la sinistra dopo 20 anni

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San Salvador, 16 mar 2009 – La vittoria alle presidenziali nel Salvador del Fronte Farabundo Marti´ (Fmln) sposta a sinistra la politica centro-americana, e conferma nel contempo il protagonismo che in alcuni paesi latinoamericani hanno assunto gli ex movimenti guerriglieri degli anni ´70. Le elezioni di ieri nel piccolo stato dell´America Centrale sono state seguite molto attentamente non solo nella regione ma anche dall´amministrazione Usa, visti tra l´altro i complimenti in tempi reali che il portavoce del dipartimento di Stato, Robert Wood, ha fatto a Funes subito dopo i risultati del voto. Tra i primi a salutare il neo-presidente c´e´ stato anche Hugo Chavez, il quale ha sottolineato come la vittoria della sinistra rappresentata dal Fmln ´´rafforzi quella corrente storica che in questo primo decennio di secolo si sta consolidando in America Latina e nei Caraibi´´. Se il grado dell´intesa con il presidente venezuelano resta tutto da vedere, Funes e´ sicuramente vicino al capo dello stato del Guatemala, il leader socialdemocratico dell´Unita´ nazionale per la speranza Alvaro Colom, al potere dal 1997. Piu´ che con Chavez o con un altro ex ´big´ della guerriglia, il nicaraguense Daniel Ortega, Funes sembra in particolare essere in sintonia con Lula, il presidente brasiliano che proprio sabato e´ stato ricevuto da Obama alla Casa Bianca. L´incontro conferma la leadership di fatto che, poco a poco, Brasilia sta esercitando nell´area. Proprio nel gigante latinoamericano, nelle prossime settimane si parlera´ ogni giorno di piu´ di un altro ex leader guerrigliero, l´attuale capo gabinetto Dilma Rousseff: oggi candidata preferita di Lula alla presidenza, ieri – ai tempi dell´ultima dittatura in Brasile – agguerrita leader ribelle contro i militari. Piu´ in difficolta´ appare in questa fase il Messico del conservatore Felipe Calderon, naturale ´rivale´ del Brasile quale paese-guida della regione, che ormai da molti mesi affronta con difficolta´ l´escalation dei poderosi e tentacolari cartelli ´narcos´. Il filo di sinistra, talvolta populista, che attraversa molte capitali latinoamericane passa anche dal Cile di Michelle Bachelet – ormai al suo ultimo anno di governo – dall´Argentina di Cristina Fernandez de Kirchner, la quale venerdi´ ha anticipato, a giugno, le elezioni legislative, e dall´Uruguay del presidente Tabare´ Vazquez. (ansa)

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