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Liberta´ di stampa in Iran: Isf, sospesa condanna a morte per giornalista curdo-iraniano

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Firenze, 7 apr 2009 – ´´E´ stato lo stesso Hiwa Boutimar, il giornalista di origine curdo-iraniana condannato a morte il 16 luglio del 2007, ad informarci con una telefonata dal carcere di Mariwan dove e´ recluso da due anni, che la sentenza e´ stata sospesa in attesa del riesame, che avverra´ nei prossimi mesi presso il tribunale di Sanandaj. La notizia ci riempie di gioia e rilancia la speranza nostra e di tutti i giornalisti iraniani che il boia possa liberare dagli incubi la vita e il lavoro dei colleghi in un Paese di grande tradizione culturale´´. E´ quanto annuncia in una nota l´associazione per la liberta´ di stampa Information safety and freedom (Isf). ´´I colleghi Adnan Hassanpour e Abdolvahed ´Hiwa´ Boutimar – si legge nella nota – erano stati condannati all´impiccagione il 16 luglio 2007 con l´accusa di essere ´molare´, cioe´ nemici di Allah. Sollecitato da Isf e da numerosi parlamentari e associazioni che avevano raccolto l´appello, anche il governo italiano e l´allora premier Romano Prodi avevano protestato contro la pena di morte per i due giornalisti curdi. Adnan Hassanpour e Hiwa Boutimar hanno ricevuto nel 2007 il premio per la liberta´ di Stampa ´Comune di Siena-Isf´´´. ´´Mentre Hassanpour era stato condannato a causa del suo impegno per la causa della minoranza curda in Iran – prosegue la nota – Hiwa ha conosciuto il carcere dopo le sue ripetute denunce di stampo ambientalista contro la distruzione dei boschi attorno alla sua citta´, Mariwan, e le speculazioni edilizie e le pratiche di corruzione in atto da parte dei potentati locali. Un tipo di denuncia che rende il giornalismo pericoloso sotto varie latitudini´´. (ansa)

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