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Liberta´ di stampa: Annozero, non si placano le polemiche su Santoro

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Roma, 14 apr 2009 – E´ attesa per domani mattina la decisione del vertice della Rai sul caso Annozero. E´ stata infatti aggiornata la riunione di oggi pomeriggio, convocata dal direttore generale Mauro Masi, con il presidente Paolo Garimberti, il vicedirettore generale Giancarlo Leone, il responsabile delle Risorse artistiche Lorenza Lei e l´ufficio legale: sul tavolo, l´analisi della contestata puntata del programma di Michele Santoro sul sisma in Abruzzo, alla luce di norme e regolamenti aziendali. Continua intanto lo scontro tra il Pdl, che attacca Santoro e chiede una puntata riparatrice con la protezione civile – criticata da Annozero per l´assenza di pianificazione sul territorio – e l´Idv che, appoggiata dalla sinistra radicale, difende il giornalista. Il leader Udc Pier Ferdinando Casini parla invece di ´´trasmissione non riuscita´´, ma auspica che non venga usata ´´come alibi per un regolamento di conti´´. E´ difficile prevedere quale sara´ l´orientamento della Rai sulla vicenda: nessuna delle indiscrezioni di queste ore – dall´ipotesi di una puntata riparatrice a una lettera di richiamo a Santoro, a misure piu´ stringenti – trova conferma. La riunione di domani mattina servira´ proprio ad approfondire i diversi punti di vista e gli elementi a disposizione, anche in base ai contratti, per prendere una decisione in tempo utile per la nuova puntata di Annozero di giovedi´ 16 aprile, alla quale Santoro e la redazione stanno gia´ lavorando. Il programma, comunque, e´ gia´ confermato nel prossimo palinsesto, all´attenzione del dg, che dovra´ presentarlo al consiglio di amministrazione per l´approvazione: 14 puntate dal 17 settembre. A precisarlo e´ il direttore di Raidue, Antonio Marano, in replica alle indiscrezioni, riportate dal Riformista, sulla presunta volonta´ di Santoro di non fare piu´ Annozero per dedicarsi alla realizzazione di docufiction. Del resto, aggiunge Marano, ´´Santoro e´ tornato a lavorare in Rai in base a una sentenza del tribunale del lavoro di Roma del 26 gennaio 2005, peraltro confermata recentemente in appello, che obbliga l´azienda ad adibire il giornalista come realizzatore e conduttore di programmi di approfondimento´´. Anche oggi Di Pietro affonda sulla vicenda: ´´L´unica opposizione al governo, l´Italia dei Valori, ha condannato l´attacco all´informazione da parte di Silvio Berlusconi e Gianfranco Fini´´. ´´Basta alla tv-rodeo, alla tv delle trappole, degli agguati, delle aggressioni´´, dice Daniele Capezzone, portavoce del Pdl che con il capogruppo in Vigilanza Alessio Butti chiede ´´una puntata riparatrice con la protezione civile´´. Per limitare le ´´continue violazioni del pluralismo e dell´imparzialita´ nell´informazione´´, la Lega ha gia´ pronta ´´una ventina gli emendamenti´´ al regolamento per la par condicio per le Europee, annuncia il segretario della Vigilanza Davide Caparini. Vincenzo Vita (Pd) e Giuseppe Giulietti (Articolo 21 e deputato Idv) parlano invece di ´´polemica inusitata´´ e respingono ´´qualsivoglia tentazione censoria´´. E Giulietti apre un altro fronte, chiedendo al vertice Rai ´´se risponde a verita´ quanto pubblicato oggi su Europa a proposito della richiesta, da parte del direttore generale Rai Masi, delle cassette della puntata di Report dedicata alla social card´´. (ANSA)

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