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Liberta´ di stampa: Iran, otto anni di carcere alla giornalista Saberi

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Teheran, 18 apr 2009 – La giornalista irano-americana Roxana Saberi, in carcere dal 31 gennaio scorso a Teheran, e´ stata condannata dalla Corte rivoluzionaria a otto anni di carcere per spionaggio a favore degli Usa. Lo ha detto oggi all´ANSA il suo avvocato, Abdolsamad Khorramshahi, aggiungendo che presentera´ ricorso in appello. Nel frattempo pero´, ha sottolineato il legale, la Saberi dovra´ rimanere in prigione, perche´ la Corte non le ha concesso la liberta´ su cauzione. La sentenza e´ stata commentata negativamente dagli Stati Uniti. Prima il segretario di stato, Hillary Clinton, ha espresso la sua ´´profonda delusione´´. Poi, dal Vertice delle Americhe, le ha fatto eco il presidente Barack Obama, usando le stesse parole: ´´Profonda preoccupazione´´. ´´I suoi pensieri e le sue preghiere sono con lei e i suoi familiari´´, ha detto il portavoce della Casa Bianca, Robert Gibbs. ´´Attraverso la Svizzera (che rappresenta gli interessi americani in Iran) esprimeremo la nostra preoccupazione alle autorita´ iraniane´´, ha aggiunto. Il padre della giornalista, Reza Saberi, che oggi si e´ visto rifiutare il permesso di incontrarla, ha detto all´agenzia Afp che la figlia ha fatto false confessioni in cambio della promessa, poi non mantenuta, di essere rilasciata. ´´Roxana ci ha detto che tutto quello che ha confessato non era vero, ma che era stata intimidita e che le era stato detto che se avesse collaborato sarebbe stata liberata´´, ha detto l´uomo. Reza Saberi, che e´ arrivato in Iran dagli Stati Uniti il 5 aprile scorso con la madre della giornalista, giapponese, ha aggiunto che rimarra´ a Teheran ´´fino a quando Roxana non sara´ liberata´´. L´avvocato Khorramshahi non ha voluto da parte sua commentare le dichiarazioni del padre della sua cliente, limitandosi a dire che ´´in aula Roxana non ha fatto alcuna confessione´´. Le accuse rivolte dall´imputata alla magistratura iraniana si riferirebbero quindi alla fase istruttoria del processo, che si e´ svolto il 13 aprile scorso. Il caso della giornalista irano-americana coincide con le offerte di dialogo avanzate a Teheran dall´amministrazione Usa del presidente Barack Obama. Roxana Saberi, 31 anni, e´ nata negli Stati Uniti ed e´ cittadina americana, ma da sei anni risiede in Iran con un passaporto iraniano. Teheran la considera quindi iraniana, non le riconosce la cittadinanza americana e ha finora ignorato un appello per il suo rilascio giunto dal segretario di Stato americano Hillary Clinton. Nella Repubblica islamica la Saberi ha lavorato come free-lance per la National Public Radio, la Bbc e Fox News. Ma le autorita´ iraniane hanno detto che da due anni le era stato revocato l´accredito di giornalista, e quindi non era piu´ autorizzata a svolgere questa attivita´. Negli ultimi anni altri cittadini irano-americani, ricercatori universitari e membri di organizzazioni non governative, sono stati incarcerati per periodi di diversi mesi in Iran con l´accusa di attivita´ contro la sicurezza nazionale. Ma alla fine sono stati scarcerati senza processo e hanno potuto fare ritorno negli Stati Uniti. (ansa)

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