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Cassazione: condannato consigliere Assemblea Siciliana, aveva dato del "pennivendolo" ad un giornalista Rai

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Roma, 20 apr 2009 – Confermata, dalla Cassazione, la condanna per diffamazione aggravata – con tanto di risarcimento danni – nei confronti di un consigliere regionale dell´Assemblea siciliana che aveva definito, in un comunicato stampa, ´´pennivendolo´´ un giornalista della Rai del quale non aveva gradito i servizi sulla sua attivita´ politica. In particolare la Suprema Corte – sentenza 16702 – ha ritenuto che non e´ coperta dall´immunita´ della quale godono, oltre ai parlamentari, anche i consiglieri regionali, l´espressione utilizzata da Umberto Pirilli che aveva definito Franco Bruno, giornalista della tv pubblica, ´´un pennivendolo che utilizza la Rai per scopi di bassa cucina politica´´. I rapporti – anche se non ´´idilliaci´´, come in questo caso – tra un consigliere regionale e un giornalista televisivo, sottolineano i supremi giudici, ´´non rientrano nelle funzioni consiliari´´ e la frase in questione ´´eccede vistosamente i limiti della continenza´´. Respinta anche la protesta di Pirilli che si lamentava per la mancata concessione delle attenuanti. La Cassazione ha risposto che gli sono state negate data una precedente condanna per oltraggio, che adesso non e´ piu´ reato ma pesa nella valutazione ´´della personalita´ dell´imputato´´. (ansa)

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