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Liberta´ di stampa: esposto contro il Governo, al consiglio d´Europa i casi Gabanelli-Report e Santoro-Annozero

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Roma, 20 apr 2009 – Il ´´devastante degrado´´ della liberta´ di informazione e di critica nel settore televisivo e ´´il controllo del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi sul servizio pubblico Rai Tv´´ sono stati portati all´attenzione del Consiglio d´Europa – Assemblea Parlamentare, Corte Europea dei Diritti dell´Uomo, Commissario per i diritti umani – da due ex deputati del Parlamento italiano ed europeo, Lucio Manisco e Giuseppe Di Lello, e dal giornalista Alessandro Cisilin. I tre hanno motivato il loro esposto con ´´le misure censorie e disciplinari adottate nei confronti dei due programmi di giornalismo investigativo condotti da Milena Gabanelli e da Michele Santoro e con quanto riferito dalla stampa italiana sulle interferenze dello stesso presidente del Consiglio sulle nomine dei vertici Rai, per statuto di competenza del suo consiglio di amministrazione´´. L´esposto, depositato al Consiglio d´Europa, si richiama all´articolo 11 della Carta dei Diritti Fondamentali, nonche´ a due risoluzioni, approvate a larghissima maggioranza nel 2004 dal Parlamento Europeo e dal Consiglio d´Europa, ´´che avevano denunziato nel nostro paese il conflitto di interessi tra proprieta´ e controllo delle aziende televisive da parte di Silvio Berlusconi e le sue funzioni istituzionali di presidente del Consiglio´´. ´´I rilievi sono stati ignorati o disattesi negli ultimi cinque anni dai governi Prodi e Berlusconi´´, hanno sottolineato i promotori dell´esposto, che hanno poi documentato i provvedimenti promulgati dai vertici Rai contro ´´Report´´ e ´´Annozero´´ a seguito ´´degli attacchi portati ai programmi stessi dal ministro dell´Economia Giulio Tremonti e dallo stesso presidente del Consiglio Silvio Berlusconi´´. Nell´esposto si chiede quindi agli organi competenti del Consiglio d´Europa il varo di una ´´indagine conoscitiva´´ e di un´´monitoraggio di questi e prevedibili nuovi attacchi alla liberta´ di informazione in Italia´´, nonche´ un richiamo al governo e al Parlamento della Repubblica Italiana ´´acciocche´ osservino i rilievi gia´ avanzati dal Parlamento Europeo e dal Consiglio d´Europa´´. Non solo. I tre firmatari puntano l´indice anche su quanto riferito dalla stampa italiana a proposito del 17 aprile, quando ´´il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi in una riunione indetta con i suoi alleati di governo (Popolo della Liberta´ e Lega) nella sua residenza romana ha deciso il nuovo organigramma della Rai assegnando a giornalisti e funzionari a lui fedeli le direzioni dei telegiornali e delle reti, compito questo che dovrebbe essere invece espletato per statuto dal consiglio di amministrazione della Rai´´. ´´Si appalesa cosi´, con inconfutabile evidenza -si legge nell´esposto- un controllo diretto, arbitrario e autocratico del capo del governo sul servizio pubblico televisivo, controllo la cui immediata efficacia censoria viene favorita dalla subordinazione degli organi direttivi della Rai ai poteri del capo del governo, che gia´ controlla le emittenti private Mediaset´´. All´esposto sono stati allegati due recenti articoli della stampa britannica sul rischio ´´di un´involuzione fascistica in Italia´´, nonche´ una pubblicazione redatta nel 2004 dagli stessi firmatari, tradotta in tre lingue, sull´informazione nel nostro paese dopo la ´´scesa in campo´´ di Silvio Berlusconi. (adnkronos)

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