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L´Asr vince in tribunale
Condannate Apcom e Gambero

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Il Tribunale di Roma, giudici rispettivamente Cristiano Valle e Paola Mastroberardino, ha condannato le società Telecom Media News spa e Gambero Rosso Holding per comportamento antisindacale in base al ricorso dell´Associazione Stampa Romana, patrocinata dall´avvocato Bruno Del Vecchio. Visto l´articolo 28 della legge 300, meglio nota come Statuto dei Lavoratori, i giudici hanno ritenuto scorretta e condannabile l´azione delle due aziende, che hanno di fatto impedito il libero esercizio dell´attività sindacale.
Nel caso di Telecom Media News spa, editrice dell´agenzia Apcom, si è trattato dell´omesso confronto fra Direzione e Cdr su alcune modifiche alla organizzazione del lavoro redazionale, avvenute senza il preventivo parere dell´organismo di base. In questo caso il giudice ha non soltanto ordinato alla società di “assumere ogni provvedimento necessario a consentire gli incontri fra direttore e Cdr” previsti dall´articolo 34 del Cnlg, ma ha annullato “gli ordini di servizio emanati dal direttore di detta agenzia di stampa (Apcom, ndr) il 30 gennaio 2009 e il 3 marzo 2009”.
Per quanto riguarda la Gambero Rosso Holding, invece, il ricorso si basava sempre sull´articolo 34 del Cnlg, non avendo l´azienda ottemperato all´obbligo di pubblicare integralmente un comunicato del Cdr e dell´Asr sul mensile “Il gambero Rosso”. Il giudice ha accolto la tesi del sindacato e ha ordinato alla Grh spa di pubblicare sul primo numero del periodico gambero Rosso”, successivo al presente decreto e sulla hompage del sito www.gamberorosso.it, la seguente nota: “Si comunica ai lettori che l´asserito comunicato attribuito al Cdr pubblicato sul numero 207 di aprile 2009 non corrisponde al testo originale predisposto dal predetto sindacato aziendale dei giornalisti, avendo l´azienda oprato sul medesimo tagli di periodo ed espressioni al di fuori dei casi in cui ciò le era consentito”.
“Una vittoria del sindacato dei giornalisti – è il commento del segretario dell´Asr Paolo Butturini -. Il tribunale ha confermato la validità dell´articolo 34 a presidio dei diritti sindacali dei colleghi. Spero che questo faccia riflettere tutte le aziende editoriali. L´Asr ribadisce che corrette relazioni sindacali devono basarsi sul rispetto delle leggi, delle regole e dei contratti”.

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