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Europee: Dell´Utri, veline meglio di certe telegiornaliste. Natale (Fnsi), il senatore insulta le colleghe

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Roma, 4 mag 2009 – ´´Le veline laureate e preparate politicamente sono di gran lunga piu´ apprezzabili di alcune telegiornaliste che non conoscono l´italiano´´. Lo dice Marcello Dell´Utri, intervistato per Klauscondicio su Youtube. Il senatore del Pdl parla a tutto campo e spezza una lancia in favore delle candidate del Pdl (poi escluse dalle liste): ´´Spesso alcuni commenti dimostrano l´invidia degli altri, noi del Pdl siamo sempre presi di mira su questo tema´´. ´´In politica e´ importante fare formazione e individuare i talenti´´, spiega. ´´La vera ricchezza di un Paese e´ la sua classe dirigente, abbiamo il dovere di allenare i giovani e metterli in campo, al piu´ tardi -avverte- quando hanno trent´anni´´. A Dario Franceschini, Dell´Utri augura´ di durare a lungo: ´´La leadership di Franceschini durera´? E´ quello che gli auguro. Gli auguro di campare. Per lui sarebbe un trionfo´´, sottolinea. Parole dure invece per l´Idv: la candidatura di De Magistris ´´dimostra la sua voglia di protagonismo´´, l´ex magistrato e´ ´´alla ricerca di notorieta´´´. Mentre Antonio Di Pietro e´ un ´´fanatico´´ che ´´non posso stimare´´. Quanto alla Lega ´´non credo che ci tradira´, perche´ e´ un accordo che interessa entrambi´´. Porte aperte all´Udc: ´´Sono assolutamente favorevole all´alleanza con Casini, spero che un giorno ritorni nella Pdl´´. In ogni caso se il Pdl dovesse vincere con il 70% dei voti e´ ´´comunque poco´´, sottolinea. (adnkronos)———————————————————————————————————————————–
´´Non si capisce perche´, nell´intento di nobilitare il velinismo come moderna scuola di formazione politica, il senatore Dell´Utri debba insultare le telegiornaliste italiane. Ogni categoria – ha dichiarato in una nota il presidente della Fnsi – ha i suoi elementi di eccellenza e i suoi elementi di debolezza, maschili non meno che femminili. Per esempio tra i politici ce ne sono di cosi´ ignoranti, in materia di storia, da vantare la bonta´ di un dittatore e da far confusione tra liberatori e oppressori. E cosi´ ignoranti, in tema di assetto dei media, da auspicare nuove occupazioni del servizio pubblico mentre tutti gli osservatori internazionali gia´ guardano con preoccupazione all´anomalia italiana e all´eccesso di potere del premier´´. (asca)

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