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Contratto: fronte del "No", i cdr di Corsera, Stampa, Messaggero, Nazione e Giorno lo bocciano. Maggioranza Fnsi, accuse insostenibili

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Roma, 15 mag 2009 – Il nuovo contratto dei giornalisti, siglato a fine marzo da Federazione nazionale della stampa italiana e Federazione italiana editori giornali, e´ ´´un colpo letale alla liberta´ di stampa´´: e´ l´opinione del fronte del no – un gruppo nato dall´iniziativa dei comitati di redazione di Corriere della Sera, Stampa, Messaggero, Nazione e Giorno – che invita i colleghi al voto contrario al referendum sull´accordo, in programma il 29 e 30 maggio. Sono sette i motivi piu´ importanti per dire no al contratto, hanno spiegato oggi i rappresentanti dei cdr del Messaggero e del Corsera, in una conferenza stampa convocata a Roma, nella sede della stampa estera: la possibilita´ di distacco senza consenso del giornalista da una testata all´altra dello stesso gruppo; la licenziabilita´ dei vicedirettori, che in questo modo diventeranno ´´soldatini degli editori´´; il via libera alle unita´ organizzative redazionali, in pratica ´´redazioni-ombra che potrebbero far uscire i giornali nei giorni di sciopero e in ogni caso avranno un rapporto stretto con la pubblicita´´´; la flessibilita´ selvaggia, con prestazioni multitestata e multimediali obbligatorie e gratuite, piu´ part-time e piu´ lavoro in affitto; il duro colpo agli scatti di anzianita´, ´´che erano la polizza di assicurazione del giornalista´´; l´indebolimento generale dei poteri del sindacato; un maxi-piano di pensionamenti forzati di centinaia di giornalisti dai 58 anni in su. Di qui le dure critiche alla Fnsi (´´siamo perplessi, sbalorditi, insospettiti nei confronti del sindacato´´) e l´invito a votare no al referendum: ´´Bisogna sconfiggere la rassegnazione, nemico principale della nostra professione – e´ la conclusione del fronte del no – e costringere la Fnsi a limitare i danni, reinserendo alcuni paletti che ci consentano i lavorare entro margini accettabili di liberta´´´.(ansa)………………………………………………………………………………………………………………..

Sostenere che il nuovo contratto nazionale di lavoro giornalistico ´´e´ un colpo letale alla liberta´ di stampa´´ e´ ´´una enormita´´´, affermano in una nota Autonomia e solidarieta´ e Giornalisti uniti, componenti di maggioranza della Federazione nazionale della stampa italiana, replicando alle critiche del fronte del no all´accordo. ´´Che un insieme di regole e di tutele come e´ e continua ad essere il contratto nazionale di lavoro giornalistico per l´intera categoria – affermano le componenti di maggioranza della Fnsi – venga definito in tal modo e´ uno stravolgimento dei fatti intollerabile. Nessun confronto, per quanto aspro, giustifica una simile manipolazione della realta´. La liberta´ di stampa corre ben altri rischi´´ e la Fnsi e´ impegnata ´´contro il tentativo di limitare il diritto di cronaca di cui si discute in Parlamento´´. Il contratto, rivendicano le due componenti del sindacato, ´´costituisce, assieme agli accordi sottoscritti relativamente agli ammortizzatori sociali e alle nuove tutele per le collaborazioni coordinate e continuative, con il coinvolgimento dell´Istituto nazionale di previdenza dei giornalisti e del Governo, parte di un piu´ generale piano regolatore dell´informazione di cui i giornalisti, le imprese e la societa´ tutta ha assolutamente bisogno, specie in una fase di crisi´´. Nel merito dei singoli punti la Fnsi ´´ha diffuso, proprio in queste ore, una ampia e dettagliata analisi del nuovo testo contrattuale alla quale rimandiamo per i necessari approfondimenti´´. Su una cosa, concludono Autonomia e solidarieta´ e Giornalisti uniti, ´´si puo´ essere d´accordo e cioe´ che i giornalisti devono partecipare al voto referendario di venerdi´ 29 e sabato 30 maggio. E´ un importante momento di esercizio della democrazia sindacale oltre che una occasione per dimostrare la maturita´ della categoria´´. (ansa)

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