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Rai: Minzolini al Tg1 e Mazza a Raiuno, il Cda si spacca sulle prime nomine. Idv, Information Day il 5 giugno

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Roma, 20 mag 2009 – Augusto Minzolini al Tg1, Mauro Mazza a Raiuno e quattro vice direttori generali: Gianfranco Comanducci, Lorenza Lei, Giancarlo Leone e Antonio Marano. Sono le prime nomine del Consiglio di amministrazione della Rai, insediato dopo lunghi mesi di attesa, e scatenano la prima vera battaglia nel rinnovato Cda di Viale Mazzini. Il clima al settimo piano non era mai stato cosi´ caldo, fino a quando il direttore generale Mauro Masi ha comunicato la sua decisione di mettere i sei nomi sul tavolo. I tre consiglieri di opposizione, Nino Rizzo Nero, Giorgio Van Straten e Rodolfo De Laurentiis, accusati da un consigliere anziano – raccontano poi – di rappresentare la politica, lasciano la riunione senza aver neanche ascoltato quello che hanno da dire lo stesso dg e il presidente Paolo Garimberti. Garimberti non solo rimarra´ al suo posto ma votera´ anche a favore con i consiglieri Giovanna Bianchi Clerici, Alessio Gorla, Angelo Maria Petroni, Guglielmo Rositani e Antonio Verro. ´´Le nomine le ho proposte io al Cda che le ha votate anche con il voto del presidente Garimberti´´, commentera´ poi Masi, mentre i tre dell´opposizione convocavano una conferenza stampa di protesta parlando di nomine eterodirette. Per il direttore generale ´´la nomina dei quattro vicedirettori generali e´ il primo passo dell´efficientamento necessario della struttura organizzativa aziendale in vista delle scadenze cogenti che la Rai ha davanti, in primo luogo il passaggio al digitale terrestre´´. E gia´ domani mattina alle 10 saranno tutti al lavoro in una prima riunione. Quanto alle nomine di Augusto Minzolini al Tg1 e di Mauro Mazza a Raiuno, per il dg sono andate a coprire ´´due interim´´: ´´riguardano due assoluti professionisti, non inquadrabili in termini diversi da quelli professionali. La necessita´ di farle l´avevo annunciata sin dall´inizio del mio mandato e in Commissione di vigilanza´´. Una urgenza per Tg1 e Raiuno condivisa anche dal presidente Garimberti: ´´le ritenevo delle urgenze e ho votato coerentemente con questa convinzione e nell´esclusivo interesse aziendale´´, dice. Diversa invece la sua posizione sui vice dg: ´´Il mio voto favorevole in questo caso – sostiene – e´ un voto di ´oui mais´, di fiducia condizionata: sulla riorganizzazione il direttore generale Masi deve impegnarsi a presentare in tempi brevissimi un piano coerente con questo primo passo su cui ha avuto il voto favorevole del Consiglio´´. Su questo punto infatti per il presidente alcune critiche dei consiglieri d´opposizione ´´sono condivisibili´´ e infatti auspica che il Cda ´´possa rapidamente tornare compatto e per farlo servono comportamenti e proposte concrete e condivise che consentano di lavorare nel confronto e non nello scontro´´. Un auspicio espresso anche dal dg: ´´Continuo ad avere rispetto per l´opposizione con cui spero di trovare una composizione´´, spiega Masi. La vera sorpresa per tutti e´ stata comunque il voto positivo di Garimberti ma dalla presidenza si fa anche osservare che nelle scorse settimane, dopo la riunione a Palazzo Grazioli nel mirino dell´opposizione, si erano fatti i nomi prima di Maurizio Belpietro poi di Clemente Mimun per il Tg1, nomi che non sono arrivati sul tavolo del Cda. Ora quindi il banco di prova atteso da tutti e´ quello delle prossime nomine, che a questo punto non arriveranno prima di 15 giorni, ad elezioni europee concluse. Si ripartira´ probabilmente dai due interim di Raidue (rimasta a Marano) e del Tg2 (da oggi al vicedirettore Mario De Scalzi), per i quali sono stati fatti i nomi rispettivamente di Susanna Petruni e di Mario Orfeo. (ansa)——————————————————————————————————————————

RAI: STRAPPO DELL´OPPOSIZIONE, FINITA L´INDIPENDENZA DEL CDA Nomine ´´irricevibili´´, che ´´non si inquadrano in un processo di riorganizzazione della Rai´´ e soprattutto sono state decise ´´fuori dall´azienda´´: il cda e´ ancora in corso quando, alle 17, i consiglieri di opposizione Nino Rizzo Nervo, Giorgio Van Straten e Rodolfo De Laurentiis convocano una conferenza stampa lampo a Viale Mazzini per spiegare perche´ abbiano deciso di lasciare i lavori prima di votare i nomi proposti dal direttore generale Mauro Masi. I tre consiglieri arrivano insieme nella sala degli Arazzi, i volti contratti per la tensione. Il primo a prendere la parola e´ De Laurentiis: ´´E´ evidente che chi oggi vota per un quadro di nomine decise un mese e mezzo fa non nelle sedi aziendali sancisce la fine dell´indipendenza del cda´´, afferma. ´´Partecipare alla votazione, anche con un no sarebbe stata una reazione debole rispetto alla gravita´ del problema´´, sottolinea Rizzo Nervo. L´abbandono – spiegano – e´ scattato nel momento in cui un consigliere di maggioranza li ha accusati di ´´rappresentare la politica´´ in consiglio, prima che potessero ascoltare, come avrebbero voluto, la dichiarazione del presidente Garimberti e la replica del dg. ´´Sarebbe ipocrita non riconoscere che la politica ha sempre influito sulla Rai – aggiunge Rizzo Nervo – ma oggi la politica coincide con un pezzo dell´impresa televisiva di questo paese. Siamo all´invadenza di un partito-impresa sulla Rai´´. Van Straten spiega la sua posizione adducendo tre ordini di motivi: di metodo, ´´perche´ non c´e´ stato alcun confronto con il dg´´; aziendali, ´´perche´ i sei nomi sono esattamente gli stessi decisi qualche settimana fa in una riunione a Palazzo Grazioli´´; di merito, ´´perche´ queste nomine non risolvono i problemi di organizzazione che il direttore generale aveva indicato tra le priorita´´´. Per di piu´, denuncia Rizzo Nervo, i quattro vicedg (Antonio Marano, Giancarlo Leone, Lorenza Lei e Gianfranco Comanducci) ´´non hanno alcuna procura di firma´´. Per provare a sanare la frattura di oggi, i consiglieri di opposizione aspettano Masi alle prossime prove: innanzi tutto, la nuova tornata di nomine. ´´Ho fatto mettere a verbale – sottolinea Rizzo Nervo – quelle che immagino saranno le proposte per la direzione di Raidue (Susanna Petruni, ndr) e del Tg2 (Mario Orfeo, ndr). Si tratta dei nomi che voi conoscete – dice ai giornalisti – e che da oggi non sono piu´ indiscrezioni´´. Altro importante banco di prova sara´ la trattativa con Sky per il rinnovo del contratto dei canali di Rai Sat: ´´Non ci si siede al tavolo sperando che la trattativa fallisca´´, ammonisce Rizzo Nervo, che si dice pronto al ricorso alle Autorita´ di controllo se e´ in pericolo il patrimonio della Rai´´. (ansa)————————————————————————————————————————
RAI: DI PIETRO; PREMIER INGORDO, INFORMATION DAY IL 5 GIUGNO Antonio Di Pietro accusa di ´´ingordigia´´ il premier Silvio Berlusconi sulle nomine Rai e annuncia per il 5 giugno a Piazza Navona e nelle principali piazze italiane un ´´Information Day´´. Parlando con i giornalisti a Napoli, il leader di Idv ha detto: ´´Denunciamo l´ ingordigia di Berlusconi e del suo entourage nell´ occupazione totale della Rai con la nomina di giornalisti al proprio seguito´´. ´´E´ la dimostrazione ulteriore – ha aggiunto Di Pietro – del degrado politico, amministrativo culturale e burocratico del paese. Se cio´ si unisce alla irresponsabilita´ penale del premier e´ la prova ulteriore che ci avviamo verso un regime totalitario´´. ´´Per questo stiamo organizzando – ha concluso Di Pietro – per il 5 giugno a piazza Navona e nelle principali piazze italiane un ´Information Day´ per denunciare questa dittatura di ritorno´´. (ansa)

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