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Libertà di stampa: Iran, tensione e nuovi arresti. Blog nel mirino dei pasdaran, fermati un noto professore e il direttore del giornale economico "Sarmayeh"

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Teheran, 17 giu 2009 – L´appuntamento è per le ore 17, mentre continuano gli arresti di esponenti riformisti e i pasdaran cercano di censurare anche il web. I seguaci di Mir Hossein Mussavi hanno programmato una nuova manifestazione in piazza Haft-e-Tir, nel centro di Teheran, secondo quanto affermato da alcuni loro rappresentanti. L´agenzia di stampa Ilna, considerata vicina ai riformisti, aveva riportato di una richiesta al ministero dell´Interno per tenere una manifestazione in una piazza centrale nonostante il divieto di asssembramento emanato dalle autorità. Il raduno di martedì è stata dapprima revocato, poi si è svolto in una zona a nord della città per evitare il contatto con i sostenitori del presidente Mahmud Ahmadinejad, che avevano programmato una contro-manifestazione proprio nella centralissima piazza Vali Asr.ARRESTI – Il governo ha cancellato gli accrediti degli inviati stranieri e proibito agli organi d´informazione esteri di seguire le manifestazioni. In mattinata sono stati fermati un noto esponente del movimento (il professore di sociologia all´Università di Teheran, Hamid Reza Jalaipur) e il direttore del giornale economico Sarmayeh (l´economista e analista politico Said Laylaz, fermato in aeroporto), spesso critico con il presidente Mahmoud Ahmadinejad.
GIRO DI VITE SULL´ONLINE – I pasdaran hanno minacciato di intervenire contro i mezzi di informazione online se non rimuoveranno da siti e blog notizie o commenti che «alimentino le tensioni». Si tratta della prima presa di posizione pubblica dei pasdaran dalla fine delle elezioni. I siti web e i social network come Facebook o Twitter sono diventati in Iran uno dei principali mezzi utilizzati dai persiani per cercare notizie di quanto avviene nel loro Paese sui siti internazionalie. (corriere.it)

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