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Libertà di stampa: Gambia, Jammeh fa arrestare 5 giornalisti

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Banjul, 18 giu 2009 – L’associazione della stampa del Gambia (GPU) ha pubblicamente chiesto al presidente Yahya Jammeh di ammettere le responsabilità del governo per l’assassinio nel 2004 del noto e stimato giornalista Deyda Hydara. In risposta il capo dello Stato ha mandato le forze di polizia a fare irruzione nella sede dell’associazione e ad arrestare 5 persone. Si tratta del vice presidente della GPU Sarata Jabbi-Dibba, del segretario generale Emil Touray, del tesoriere Pa Modou Fall, di Pa Saine ed Ebrima Sawaneh, rispettivamente editore e redattore del quotidiano indipendente “The Point”. Denuncia l’accaduto Reporters sans Frontières, associazione per cui, tra l’altro, era corrispondente Yahya Jammeh, ucciso nel dicembre del 2004, mentre guidava nella periferia della capitale. Il giornalista aveva fatto parlare di sé per le aspre critiche mosse contro il governo. In seguito all’assassinio e nella speranza di scoprire i responsabili, Reporters sans Frontières ha condotto due indagini. Entrambe hanno portato a sospettare dei servizi segreti del Gambia e di una frangia estrema di sostenitori del presidente. “In Gambia – spiega l’associazione – la stampa ormai vive in uno stato di paura permanente, ma mai prima d’ora il governo aveva raggiunto un livello tanto grave di persecuzione nei confronti dei giornalisti”. Reporters sans Frontères non solo manifesta il proprio sostegno agli arrestati, ma chiede anche alla Comunità economica degli stati dell’Africa occidentale (ECOWAS) e al Commonwealth, di cui il Gambia fa parte, di fare pressione sul governo affinché rispetti maggiormente la libertà di stampa e i diritti umani. (adginforma.it)

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