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Inchiesta Bari: la stampa inglese riparte all´attacco di Berlusconi

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Torino, 29 giu 2009 – Ormai sembra un vero e proprio corpo a corpo quello tra la stampa inglese e il premier italiano. Un duello a distanza, quotidiano, con una sorta di «bollettino» mediatico che aggiorna e rilancia su feste e festini nelle residenze di Berlusconi. Ma ieri il Sunday Times si è spinto oltre, arrivando a sostenere che il sottosegretario Gianni Letta, il più fidato collaboratore del Cavaliere, «avrebbe preso le distanze» da lui tanto che da alcuni mesi declinerebbe anche «i suoi inviti a cena». Il Sunday Times, dunque, preme ancora sull’acceleratore e sottolinea come fonti dall’interno (del governo ovviamente – insiders) ritengano che «Berlusconi si sia trasformato nell’opposto del re Mida», sporcando «tutto ciò che tocca».
Fin qui, dunque, le ricotruzioni politiche, poi quelle della Patrizia D’Addario. La escort – si legge nell’articolo – racconta la sua notte con Berlusconi a palazzo Grazioli. Dice di «non aver mai dormito», «era un toro instancabile». Ma se il più diffuso tra i domenicali inglesi torna ad attaccare, il Telegraph della domenica non resta certo a guardare. Anzi, affida allo scrittore inglese Tobya Jones un ritratto del premier italiano per sottolineare come «l’Italia sia ormai talmente abituata agli scandali che nessuno ci fa ormai più caso». Tesi toccata anche dal settimanale francese Nouvel Observateur che aggiunge, però, che «da quando Berlusconi è tornato al governo, è la prima volta che il suo gradimento scende sotto al 50%».

Lo spagnolo El País focalizza invece la propria attenzione sul prossimo G8, sottolineando come l’evento sia destinato a svolgersi in un contesto di scandali. Un attacco che non scalfisce certo la resistenza degli alleati di governo del Cavaliere. Ieri a rispondere subito per le rime al Sunday Times ci ha pensato il ministro per l’Attuazione del programma Gianfranco Rotondi ribattendo che «se una parte dei media inglesi vede Gianni Letta distante da Berlusconi, allora è segno che devono cambiare i corrispondenti in Italia». E un po’ sulla stessa lunghezza d’onda si collocano le considerazioni del ministro del Tesoro Giulio Tremonti. Ieri nel programma di Raitre di Lucia Annunziata «In mezz’ora» non ha esitato ad accusare «un blocco di persone che pur di far bene a se stessi, convinti che il bene a se stessi sia il male agli altri, fanno male agli italiani». Per il titolare di via XX Settembre, infatti, «essere guardoni danneggia l’Italia». «In un Paese serio – ha concluso Tremonti – si deve governare: dall’Abruzzo ai conti pubblici, il resto è esagerazione, essere guardoni. Questo governo, di fatto, è fortissimo e finirà tutta la legislatura con un crescendo di forze che corrisponde al crescendo di debolezza dell’opposizione» (lastampa.it)……………………………………………………………………………………………………

Le amicizie pericolose di Papi ha titolato lo spagnolo ‘El Pais’, due pagine, corredate di fotografie dei protagonisti nelle quali il corrispondente da Roma, Miguel Mora, ripercorre tutte le fasi della vicenda. Quel che sembra certo – ha scritto El Pais – è che in un Paese più o meno normale questa storia di sesso, potere, maschilismo, dominazione, narcisismo compulsivo ed eterna giovinezza sarebbe finita già parecchie settimane fa con una mozione di censura, delle dimissioni o un discreto esilio a bordo di un aereo privato”.

“Niente di questo è successo, al contrario – ha proseguito Mora – molti italiani sembrano tollerare le avventure dell’imperatore con compostezza e disinvoltura ammirevoli. Lo stesso Papi lo ha sottolineato in questi giorni, non si sa se in pieno delirio megalomane o in risposta al prudente cardinale che reclamava coerenza: ‘Non penso di cambiare, non mi pento di nulla. Sono un matador, un conquistador… sono così perchè me lo chiedono gli italiani”.

Un lungo riepilogo delle testimonianze delle ragazze dello scandalo dell’inchiesta della procura di Bari, in particolare di Patrizia D’Addario e Barbara Montereale, è comparso sul ‘The Times’, in un articolo dal titolo “Silvio Berlusconi bolla le affermazioni a sfondo sessuale di Patrizia D’Addario come spazzatura”. Con un tono tra l’indignato ed il disgustato, John Follain ha scritto sul prestigioso giornale inglese: “Il primo ministro miliardario italiano – un ex cantante da navi da crocera – ha tentato di dare a se stesso l’immagine di uno statista impegnato a risolvere i problemi dell’economia del mondo. Ma i suoi sforzi sono stati compromessi dalle fresche indiscrezioni sulla sua presunta notte con una prostituta e sulle esplicite conversazioni telefoniche con un faccendiere che pagava belle donne per partecipare alle sue feste”.

Nello stesso articolo il giornalista cita “fonti informate”, presumibilmente interne al governo, secondo le quali il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta, uno degli uomini più vicini a Silvio Berlusconi e tra i suoi più fidati collaboratori, avrebbe “preso le distanze” dal premier e “da alcuni mesi declina i suoi inviti a cena”. Per il giornale un collaboratore “disamorato” avrebbe detto: “Berlusconi si è trasformato nell’opposto di re Mida, sporca tutto quello che tocca”.

‘The Indipendent on Sunday’, invece ha titolato un editoriale: “Il caprone sarà nel menù al summit di Berlusconi?”, ricordando il recente appello lanciato da alcune accademiche italiane alle first ladies del mondo perchè disertino il G8 dell’Aquila in segno di protesta per l’atteggiamento machista del premier nei confronti delle donne.

Il Sunday Telegraph, in un commento dal titolo ‘Ma come ci riesce?”, firmato da Tobias Jones, cerca di svelare agli inglesi il mistero per il quale “con ogni scandalo che esplode, Silvio Berlusconi conquista sempre di più i cuori e i voti dei suoi connazionali”. (inviatospeciale.com)

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