La redazione del quotidiano La Repubblica, riunita in assemblea, ha dato mandato all´unanimità al comitato di redazione a trattare con l´azienda per l´applicazione del piano di contenimento dei costi varato qualche giorno fa dal Gruppo Espresso, fissando alcuni paletti. “L´intento dell´azienda – spiega il cdr – è di risparmiare 20 milioni di euro in termini di costo del lavoro” per il quotidiano di largo Fochetti. “Solo dopo il confronto con la redazione – continua il cdr – l´azienda ha intenzione di ricorrere allo stato di crisi. Il bacino dei possibili colleghi pensionabili e prepensionabili è di una novantina di persone: stabiliremo insieme qual è il punto di equilibrio. La legge ci consente il principio della volontarietà per i prepensionamenti: lo useremo fino in fondo”. Tra i paletti posti dal cdr, che definisce i tagli “un fatto molto grave, pur in considerazione della crisi”, ci sono “la difesa dei posti di lavoro dei colleghi, a iniziare dai precari in attesa di assunzione; il no a una riorganizzazione del lavoro che metta a rischio la qualità del giornale, e quindi la necessità di fissare con la direzione gli organici minimi necessari anche nelle sedi locali; tempi certi per l´apertura e la chiusura dello stato di crisi; certezza sugli investimenti per il rilancio della testata e l´uscita dalla situazione di difficoltà”.
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