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L´assemblea di Apcom decide
"Agitazione a oltranza"

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L´ assemblea dei redattori di Apcom, preso atto delle comunicazioni del Cdr, denuncia la violazione dell ´ accordo sindacale aziendale 2006-2008 sul multimediale e la stabilizzazione dell´occupazione precaria. Denuncia inoltre l ´inaccettabile insistenza dell´ azienda su una presunta situazione economica involutiva, a fronte del fatto che la medesima ha comunicato negli incontri informali avuti con il Cdr, una previsione di crescita dei ricavi valutata “prudenzialmente” sui 2 milioni e di calo del costo del personale pure di 2 milioni circa, in rapporto al bilancio 2008. Questa rappresentazione della situazione aziendale non giustifica in alcun modo tempi e quantità delle operazioni che l´azienda ha, peraltro in modo irrituale, dichiarato di voler intraprendere; anche a fronte della ricapitalizzazione di 10 milioni e mezzo di euro offerta al nuovo azionista di maggioranza, il gruppo Abete, dal socio di minoranza Telecom Italia Media al momento della cessione delle quote. L´ assemblea inoltre segnala l´evidente incompatibilità del drastico ridimensionamento ipotizzato dall´azienda con i primi cenni sulle linee del piano editoriale anticipati dal direttore, Claudio Sonzogno, al Cdr nell´incontro del 2 luglio scorso e ribadisce l´intenzione di difendere le professionalità e la qualità del prodotto di Apcom, a fronte delle decisioni organizzative già in atto che sembrano andare in direzione opposta. L´assemblea conferma il mandato per le iniziative di lotta e legali decise nella precedente assemblea del 24 giugno scorso e proroga indefinitamente lo stato di agitazione in precedenza proclamato fino al 31 luglio. Vincola inoltre il Cdr a valutare in modo approfondito l´opportunità di accettare il confronto formale richiesto dall´azienda, visto che la stessa ha violato l´accordo sindacale citato.
Approvato all ´ unanimità.

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