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Cronaca: Berlusconi, non sono un santo, speriamo lo capiscano anche quelli di Repubblica. Intanto l´Espresso lo querela

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Roma, 22 lug 2009 – Non sono un santo, speriamo lo capiscano anche quelli di Repubblica, dice Silvio Berlusconi alludendo al clamore scaturito dalle registrazioni di Patrizia D´Addario. Dalla sua ´discesa in campo´ , nel 1994, più volte il Cavaliere è ricorso ironicamente a riferimenti alla santità ed alla divinità per parlare, sdrammatizzandola, della sua attività di politico.
SONO UN SANTO – Proprio -un santo- Berlusconi si era definito, il 10 luglio 2008, salutando i cronisti che lo aspettavano di sera sotto palazzo Grazioli al suo rientro dal G8 di Tokyo. Andatevi a godere la notte. Io ormai sono un santo, aveva detto loro con un sorriso prima di andare a riposare.

L´UNTO DEL SIGNORE – Era il 25 novembre del 1994 quando Berlusconi, alla convention dell´Udc, diceva, facendo riferimento a se stesso: “Sarebbe veramente grave che qualcuno che è stato scelto dalla gente, l´unto dal Signore, perché c´é qualcosa di divino dall´essere scelto dalla gente, possa pensare di tradire il mandato dei cittadini”. Quella frase il Cavaliere ha più volte smentito di averla detta. L´ultima nel 2006 in una intervista a ´Newsweek´; ma anche alla Confcommercio, dicendo: “Semmai ci unge il popolo, qualche volta ci unge, qualche volta va peggio…”.

IL GESU´ CRISTO DELLA POLITICA – Era una fredda notte di febbraio del 2006 quando, parlando a una platea di imprenditori di Ancona, Berlusconi si sfogò per gli attacchi a lui riservati dalla magistratura: “Io sono il Gesù Cristo della politica, una vittima, paziente, sopporto tutto, mi sacrifico per tutti”. Altro riferimento a Gesù il Cavaliere lo fece nella conferenza stampa di chiusura del G8 di Genova raccontando l”ultima cenà del vertice. “I giornali titoleranno domani: Berlusconi si crede anche Gesù Cristo…”, disse ironicamente.

CON UDR SBAGLIAI COME CRISTO CON GIUDA – “Anche Gesù ebbe tra i suoi apostoli un traditore, e noi non siamo più bravi di Gesù…”, diceva Berlusconi riferendosi ai “traditori” del centrodestra passati all´Udr, il partito di Cossiga, consentendo la nascita del governo D´Alema.

SINITE PARVULOS – Una citazione evangelica, una battuta e un po´ di autoironia: Silvio Berlusconi usa questi ingredienti quando, durante una visita al Nuraghe Losa per la campagna elettorale in Sardegna, per far avvicinare due bambini. “Lasciate che i pargoli vengano a me”, disse il presidente del Consiglio in tono scherzoso per consentire ai due giovanissimi sostenitori di avvicinarlo per una foto. E poi, scherzando dopo aver dato un´occhiata ai giornalisti presenti: “Adesso mi diranno che mi paragono a Gesù…”.

L´UOMO DELLA PROVVIDENZA – Stavolta Berlusconi cita la definizione che di lui diede don Luigi Giussani, il fondatore di Cl. “Don Giussani mi disse: ´Il destino ti ha fatto diventare l´uomo della Provvidenzà, racconta al Meeting di Rimini. ————————————————————————————————————————————–

Il Gruppo Espresso ha depositato oggi presso il Tribunale di Milano un esposto nei confronti del premier Silvio Berlusconi per le dichiarazioni da lui rese il 13 giugno scorso. In tale data, informa una nota del gruppo, “Berlusconi aveva accusato il quotidiano Repubblica di un attacco eversivo nei suoi confronti e nel contempo aveva istigato gli industriali a boicottare e a interrompere gli investimenti pubblicitari”. Le ipotesi di reato prospettate dal gruppo Espresso “riguardano la diffamazione, l´abuso d´ufficio e la violazione della disciplina in materia di market abuse”. In sede civile, l´atto di citazione riguardera´, invece, “la concorrenza sleale e il boicottaggio”. Le azioni legali, informa ancora la nota, sono state affidate agli studi di Carlo Federico Grosso e di Guido Rossi.

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