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Freelance: compensi "giusti" ai giornalisti veneti, interrogazione in Giunta

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Venezia, 23 lug 2009 –  Con un´interrogazione a risposta immediata bipartisan, primo firmatario Flavio Frasson (UDC), i consiglieri regionali si rivolgono alla Giunta per sapere se intende intervenire per tutelare dei giornalisti-collaboratori e freelance delle testate giornalistiche del Veneto facendo sì che il loro lavoro venga retribuito in maniera dignitosa. E´ un intervento necessario e urgente – affermano i sedici consiglieri che hanno sottoscritto l´interrogazione – visto che dal 1 luglio alcuni quotidiani veneti hanno annunciato che intendono ribassare ulteriormente i compensi dei suoi numerosi giornalisti-collaboratori, già ridotte nei mesi scorsi e di “pagare” 3 euro per un articolo entro le 1000 battute, 6 euro se il pezzo rientra nelle 2.000 battute, 19 euro se va oltre le 3.000: ma se il suddetto articolo dovesse “fermarsi” a quota 3.000, il compenso sarà di 12 euro lordi.
“Forse l´opinione pubblica non sa – si legge ancora nell´interrogazione – che un “pezzo” di 3.000 battute, correlato da due foto, può anche arrivare a coprire mezza pagina; per raccogliere le informazioni per l´articolo il freelance deve usare quasi sempre i propri mezzi: automobile, motorino, cellulare, internet,
ovviamente a proprie spese. Per scrivere 3.000 battute può tranquillamente perdere due ore o anche più, e che per tutto questo il collaboratore riceverà un compenso di ben 12 euro lordi (da cui vanno detratte le tasse, i  contributi, le spese”. “Pagare, si fa per dire, i collaboratori con 5-10, al massimo 20 euro lordi ad articolo – concludono i consiglieri – è una pratica non solo diffusa, ma anche considerata “un normale prezzo di mercato” da troppi editori, grandi e piccoli. A tale situazione si è poi aggiunta in questi mesi la corsa al ribasso dei compensi, che sta ora diventando un´inquietante consuetudine anche per altre testate. Fare finta di niente davanti a tutto ciò significa sostenere di fatto lo sfruttamento di centinaia di collaboratori, giovani e meno giovani, che con il loro costante lavoro, riempiono le pagine dei nostri quotidiani e forniscono ogni giorno servizi alle televisioni e alle radio private”.  (fnsi)

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