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Rai: Mario Orfeo è il nuovo direttore del Tg2, Liofredi a Raidue

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Roma, 23 lug 2009 – Mario Orfeo è il nuovo direttore del Tg2. Lo ha deciso il Consiglio di amministrazione di Viale Mazzini su proposta del direttore generale Mauro Masi che è stata votata all´unanimità. Il 43enne giornalista era a capo del Mattino di Napoli dall´estate del 2002. Alla guida del quotidiano campano era arrivato dopo essere stato caporedattore centrale di Repubblica. Al giornale fondato da Eugenio Scalfari dal 1990, Orfeo aveva iniziato a lavorare nella redazione di Napoli dove era rimasto per quattro anni. Era poi passato alla sede centrale di Roma, prima nella redazione sportiva, poi ricoprendo il ruolo di capo del servizio politico. Nel 2007 ha vinto il premio Ischia internazionale di giornalismo per l´informazione scritta.

Oltre a quella di Orfeo è stata decisa la nomina di Massimo Lioffredi alla direzione di Raidue (“farò una sana e buona televisione”). Orfeo ha incassato il voto favorevole di tutti i consiglieri, mentre Liofreddi è stato votato a maggioranza: sei voti a favore e tre contrari. Contro la ´promozione´ del capostruttura si sono espressi i due consiglieri in quota pd, Nino Rizzo Nervo e Giorgio Van Straten, e la leghista Giovanna Bianchi Clerici.


Quella di Liofreddi è una candidatura “non particolarmente ´azzeccata´ per la missione milanese della rete – dice Bianchi – Sono convinta che il direttore generale avrebbe potuto trovare in azienda figure professionali più adatte, che dessero migliori garanzie sotto questo aspetto”.


Sì alla nomina di “professionisti”, no a una “scelta sbagliata per adeguatezza e opportunità”. Nino Rizzo Nervo motiva così il suo voto positivo su Orfeo e il suo no a Liofredi: “Quando il direttore generale blinda esclusivamente per indicazioni politiche candidature inadeguate, anzi mortificanti per il rispetto che si deve ad una grande azienda come la Rai e alla dignità professionale dei suoi dipendenti stracciando il più elementare criterio del merito, il mio voto non può che essere negativo e la mia opposizione non può che essere intransigente”. Per Van Straten, Liofreddo è “inadeguato”, mentre l´Usigrai parla di nomine “in chiaroscuro” e chiosa così la scelta di Orfeo: “Si tratta di un altro collega, dopo Minzolini, che non ha specifiche esperienze televisive, oltretutto nella testata che per prima affronterà la digitalizzazione”.

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