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Crisi in redazione: lo sciopero spegne le dirette di Mtv, saltano tre tg e un programma

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Milano, 25 lug 2009 – Lo sciopero spe­gne le dirette di Mtv Italia. Per la prima volta nella sua storia, la tv musicale ieri sera ha dovu­to cambiare palinsesto. Sono saltate tre edizioni dei telegior­nali flash e la trasmissione Hi­tlist Italia , nella sua versione estiva Hitlist summer song . I te­lespettatori, al posto della vj Va­lentina Correani, si sono trova­ti solo la compilation di video. Niente diretta per uno scio­pero di otto ore: un salto di qua­lità nella vertenza che, ormai da giorni, divide i lavoratori dal­l’azienda. Da un lato, i lavorato­ri accusano Mtv (di proprietà per il 51% del gruppo Telecom Italia Media, mentre il restante 49% è del colosso Usa Viacom) di essere diventata l’acronimo di «Manda Tutti Via», perché ci sono oltre 100 precari con con­tratti a termine e a progetto che rischiano di perdere il posto di lavoro. «Lavoratori — dice Co­stanza Longo, assistente alla re­gia e rappresentante sindacale — che in realtà sono legati a Mtv da moltissimi anni e avreb­bero ormai tutti i diritti di un’assunzione definitiva».
Dall’altra il direttore genera­le dell’azienda, Gian Paolo Ta­gliavia, risponde che «questi numeri non esistono. Gli esu­beri sono 35, di cui 21 sono contratti che scadono tra giu­gno, luglio e agosto, 14 si con­cluderanno invece entro mar­zo. Tutti gli altri sono contrat­ti flessibili, legati a produzio­ni ed eventi. In autunno, con la ripresa delle attività, si ridi­scuterà tutto».

Intanto, in campo scendono artisti e vj della rete. Rispon­dendo a un appello lanciato via blog, hanno dato la loro solida­rietà Victoria Cabello (ieri sera è arrivata la sua adesione alla lettera aperta dei lavoratori), Ambra Angiolini, Nicolas Vapo­ridis, Mimmo Calopresti, Paola Cortellesi, Neri Marcorè e volti storici di Mtv come Marco Mac­carini, Carlo Pastore, Alessan­dro Cattelan, Enrico Silvestrin, Carolina Di Domenico, Valenti­na Correani, Marco Cocci.

E poi Fabio Volo, che pro­prio ieri sera ha aderi­to alla protesta con un messaggio di soli­darietà: «In questo momento mi trovo al­l’estero, ma ho parla­to con qualcuno di voi e quello che ho sa­puto mi è bastato a re­galarmi una sensazio­ne di tristezza e al tem­po stesso di rabbia». Per poi concludere «spero che chi di dovere si ricordi che ci sono delle persone vere dietro a dei palinsesti». (corriere.it)

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