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Etica e professione: stipendi d´oro ai direttori Feltri e Belpietro. Fnsi, scelta indecorosa

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Roma, 6 ago 2009 – La Federazione Nazionale della Stampa non è solita prendere in considerazione indiscrezioni, boatos e congetture, soprattutto in occasione dei cosiddetti giri di valzer dei direttori. Ma 15 milioni cash di ´´buonentrata´´ e uno stipendio di 3 milioni annui (questo si dice sia il compenso a Vittorio Feltri per tornare a dirigere il Giornale), oppure 5 milioni annui a Belpietro per Libero, se confermati, sono cifre esorbitanti, incredibili, illogiche. Sono – senza nulla togliere al valore professionale dei due colleghi – una scelta cinica e indecorosa. Sono cifre surreali nel momento in cui, in Italia, le imprese editoriali stanno aprendo decine di stati di crisi. Per restare ai due illustri direttori e alle loro case editrici, ricordiamo che solo l´anno scorso Il Giornale ha chiesto e ottenuto una ristrutturazione interna, con accesso ai prepensionamenti e attingendo alle casse dell´Inpgi. Se tutto ciò risponde al vero e l´azienda ora può fare un contratto milionario, deve essere prima chiamata a ritornare alla situazione occupazionale precedente, a reintegrare nel lavoro e nello stipendio i colleghi prepensionati, a restituire all´Inpgi i costi dei pensionamenti anticipati. Al Ministero del Lavoro il compito di fare le verifiche e diradare le nubi. Quanto balza all´ordine del giorno si innesta, peraltro, sulla problematica trattativa in corso alla Mondadori. C´è anche una vertenza sindacale a Libero. La Fnsi chiede ai diretti interessati, alle relative aziende e alla Fieg di fare chiarezza su stipendi che escono dalla legittima riservatezza per entrare di diritto nelle tematiche industriali e sindacali dell´editoria e della sua conclamata crisi´´. (fnsi.it)————————————————————————————————————————

LA RISPOSTA DI BELPIETRO

Roma, 6 agosto – La storia dei 5 milioni annui di stipendio è una scemenza grande come una casa, una falsità. E non credo, ma toccherà a lui dirlo, che rispondano al vero neanche le cifre riferite a Vittorio Feltri. Maurizio Belpietro commenta così, all´Adnkronos, la presa di posizione dell´Fnsi che, in una nota, riferendosi a boatos e congetture, bolla come cifre esorbitanti, incredibili, illogiche i presunti compensi di Belpietro alla direzione di Libero e di Vittorio Feltri a quella del Giornale. “Per quanto mi riguarda quella cifra non ha nessun fondamento, ribadisce Belpietro, e aggiunge: Se un giornale scrive una stupidaggine non è detto che l´Fnsi debba rincorrerla, che debba inseguire voci. Ha cose più serie di cui preoccuparsi, si occupi della crisi dell´editoria. Non vorrei che anche l´Fnsi si trasformi nell´ennesima succursale di ´Novella 2000´. (ADNKRONOS)

LA RISPOSTA DI FELTRI

Roma, 6 agosto – Vorrei dare un consiglio ai simpatici colleghi della Fnsi, siamo in agosto che cerchino di non fare abuso di acool, perché solamente bevendo troppo si possono scrivere certe cose senza verificare la fondatezza delle medesime. Io sarei ben lieto di aver incassato 15 milioni di euro e se ogni anno me ne garantissero altri 3 ma queste cifre sono solo nella fantasia malata di una categoria allo sbando di cui la Fnsi è la giusta rappresentanza”. Così Vittorio Feltri commenta, all´Adnkronos, le affermazioni dell´Fnsi che, in una nota diffusa oggi pomeriggio, parlando di indiscrezioni e boatos da verificare, bollava come “cifre esorbitanti, incredibili, illogiche” i presunti compensi appunto di Vittorio Feltri alla direzione de Il Giornale e di Maurizio Belpietro a quella di Libero, scrivendo a proposito di Feltri di 15 milioni cash di ´buonentrata´ e uno stipendio di 3 milioni annui”. (ADNKRONOS)

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