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Berlusconi contro L´Unità
Ancora un attacco ai media

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“Ancora una volta il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, usa lo strumento intimidatorio della citazione per danni – afferma il segretario dell´Asr, Paolo Butturini – contro un quotidiano. Dopo La Repubblica, questa volta tocca a L´Unità e alle colleghe: il direttore responsabile Concita De Gregorio, le giornaliste Natalia Lombardo e Federica Fantozzi, l´opinionista Maria Novella Oppo e la scrittrice Silvia Ballestra. La loro colpa sarebbe quella di essersi interessate all´attività del primo ministro, in particolare ipotizzando che la vita privata sia andata a detrimento di quella pubblica. Niente di più e niente di meno di quello che hanno fatto, negli anni e nei mesi scorsi, giornali come il New York Times, il Time, il Guardian, Le Monde, Le Figaro, El Pais, El Mundo e così via, occupandosi dei governanti o degli uomini pubblici dei rispettivi Paesi e, ultimamente, anche del nostro Premier.
Fnsi e Ordine dei Giornalisti devono porre la questione con forza, tanto più che l´iniziativa giudiziaria arriva a distanza di settimane dalla pubblicazione degli articoli “incriminati”, si deve stabilire una volta per tutte se in Italia ha ancora validità ciò che prevede l´articolo 21 della Costituzione: che l´informazione debba esser libera e non soggetta a censure. Se non sia in atto, invece, un tentativo di ridefinire il rapporto fra i media e i poteri, in primo luogo quello esecutivo, a favore di quest´ultimo.
E´ poi davvero singolare che la citazione del capo del Governo, si indirizzi contro una platea tutta femminile: lui che governa un Paese al 67° posto della graduatoria mondiale per ciò che riguarda le Pari Opportunità, fanalino di coda, su questo tema, di tutta l´Unione Europea. Non sarebbe il caso si occupasse più di colmare questo divario con la sua azione di Governo, piuttosto che prendersela con le colleghe giornaliste che fanno soltanto il loro mestiere?”

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