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Libertà di stampa: Iran, 300 attivisti firmano appello per la scarcerazione dei giornalisti

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Teheran, 6 set 2009 – Più di 300 attivisti e operatori dei media chiedono al nuovo procuratore di Teheran di liberare i giornalisti in carcere e consentire la riapertura dei giornali chiusi dal suo predecessore. La lettera aperta, pubblicata sul sito del maggiore partito riformista Mosharekat ieri sera, è stata pubblicata una settimana dopo che Abbas Jafari-Dolatabadi ha preso il posto di Saeed Mortazavi come procuratore capo della capitale iraniana.Mortazavi, che è stato poi nominato vice procuratore generale, ha giocato un ruolo chiave nei processi di massa cominciati il mese scorso nei confronti di oltre 100 riformisti, attivisti e giornalisti accusati di aver fomentato le proteste dell´opposizione dopo le contestate elezioni di giugno.I moderati lo accusano di aver chiuso le pubblicazioni critiche nei confronti del governo durante i suoi sei anni da procuratore di Teheran, inclusa la chiusura il mese scorso del quotidiano Etemad-e Melli del candidato presidenziale sconfitto Mehdi Karoubi. “Sfortunatamente l´approccio dell´ufficio del procuratore di Teheran verso la stampa e i media era basato sulla sfiducia… che ha causato la chiusura di molte pubblicazioni e l´arresto di molti giornalisti”, si legge nella lettera.”Ci si aspetta che ci siano cambiamenti essenziali nell´attitudine dell´ufficio del procuratore durante il suo mandato”. La lettera a Jafari-Dolatabadi aggiunge che la “chiusura irresponsabile” delle pubblicazioni ha messo il lavoro dei giornalisti in pericolo. “L´arresto di giornalisti non è giustificato nelle circostanze attuali nel paese e non ha basi legali…pertanto i firmatari di questa lettera chiedono il rilascio incondizionato di tutti i giornalisti”. La lettera non fornisce il numero dei giornalisti arrestati, ma uno dei firmatari, Mashallah Shamsolvaezin, ha detto a Reuters che 38 giornalisti sono al momento detenuti in Iran. (reuters)

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