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Libertà di stampa & razzismo: la Lega contro il Tg1, no a giornalisti meridionali per seguire la regata storica a Venezia

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Roma, 7 set 2009 – La Lega Nord apre un nuovo fronte, la guerra ai giornalisti romani e siciliani. E provoca la reazione compatta di tutto il Tg1. Una risposta tra l´indignato e il divertito quella del comitato di redazione e del direttore del telegiornale della prima rete Rai. Anche perché l´attacco è di quelli che lasciano di stucco. È la regata storica di Venezia, questa volta, a scatenare l´ira del Carroccio che, dopo aver gridato all´invasione dei professori meridionali in Padania, ha scoperto che a raccontare il corteo tradizionale sul Canal Grande sarebbero stati, per il Tg1, Giancarlo Mingoli e Elisa Anzaldo. Romano lui, siciliana lei. Apriti cielo. Quando i leghisti della Serenissima lo hanno saputo hanno subito alzato la voce. “Sono stufo. Il Veneto non è una colonia”, si è infuriato il capogruppo della lega al Comune di Venezia Alberto Mazzonetto.

Una colonia? “Certo, protesto tutta la mia rabbia. È scandaloso che la telecronaca non sia affidata a giornalisti veneziani o veneti. Al solito saccente da Roma, questa volta si è affiancata, come assistente, una giornalista siciliana: questi sono capaci di scambiare un pupparino con un transatlantico e pensano che la caorlina sia una dolce donna dell´estuario”. Allibiti, i due esperti giornalisti, l´hanno buttata sul ridere. “E dire che sono sposata con un padano e ho un suocero leghista”, ha sorriso lei.

La cosa però è sembrata talmente grossa ai colleghi del Tg1 da non poter passare inosservata. Così sono intervenuti i rappresentanti sindacali: “Se da un lato si cerca di sorridere alle farneticanti dichiarazioni di un consigliere in vena di battute da osteria, il comitato di redazione non può rimanere il silenzio rispetto alla visione culturale che si cela dietro le parole del signor Mazzonetto che arriva a una condanna a priori di incompetenza solo sulla base della provenienza regionale di due colleghi di assoluta credibilità professionale”.




Non meno netto Augusto Minzolini nel respingere la “paradossale richiesta” del Carroccio. “Se il Tg1 fosse televeneto – concede – magari ci si potrebbe pensare, ma poiché l´avvenimento viene trasmesso in tutta Italia, che sia raccontato da veneti, romani o siciliani mi sembra una questione di lana caprina”. In poche parole “sono polemiche che scadono nel ridicolo” dice Minzolini che conclude con una simpatica esclamazione: “Ostregheta!”.

Così, per un giorno, l´iperbole propagandistica della Lega mette insieme sindacato e direttore del Tg1. E dire che invece appena qualche giorno fa il comitato di redazione era andato a da Minzolini a esprimere “preoccupazione” per il modo in cui il telegiornale aveva affrontato il caso Boffo e due settimane prima aveva lamentato una “scarsa copertura” degli interventi della Chiesa contro il respingimento dei profughi. Ma, come si dice, il troppo stroppia. E lo sanno anche a Venezia.
La Lega Nord apre un nuovo fronte, la guerra ai giornalisti romani e siciliani. E provoca la reazione compatta di tutto il Tg1. Una risposta tra l´indignato e il divertito quella del comitato di redazione e del direttore del telegiornale della prima rete Rai. Anche perché l´attacco è di quelli che lasciano di stucco.
È la regata storica di Venezia, questa volta, a scatenare l´ira del Carroccio che, dopo aver gridato all´invasione dei professori meridionali in Padania, ha scoperto che a raccontare il corteo tradizionale sul Canal Grande sarebbero stati, per il Tg1, Giancarlo Mingoli e Elisa Anzaldo. Romano lui, siciliana lei. Apriti cielo. Quando i leghisti della Serenissima lo hanno saputo hanno subito alzato la voce. “Sono stufo. Il Veneto non è una colonia”, si è infuriato il capogruppo della lega al Comune di Venezia Alberto Mazzonetto.

Una colonia? “Certo, protesto tutta la mia rabbia. È scandaloso che la telecronaca non sia affidata a giornalisti veneziani o veneti. Al solito saccente da Roma, questa volta si è affiancata, come assistente, una giornalista siciliana: questi sono capaci di scambiare un pupparino con un transatlantico e pensano che la caorlina sia una dolce donna dell´estuario”. Allibiti, i due esperti giornalisti, l´hanno buttata sul ridere. “E dire che sono sposata con un padano e ho un suocero leghista”, ha sorriso lei.

La cosa però è sembrata talmente grossa ai colleghi del Tg1 da non poter passare inosservata. Così sono intervenuti i rappresentanti sindacali: “Se da un lato si cerca di sorridere alle farneticanti dichiarazioni di un consigliere in vena di battute da osteria, il comitato di redazione non può rimanere il silenzio rispetto alla visione culturale che si cela dietro le parole del signor Mazzonetto che arriva a una condanna a priori di incompetenza solo sulla base della provenienza regionale di due colleghi di assoluta credibilità professionale”.




Non meno netto Augusto Minzolini nel respingere la “paradossale richiesta” del Carroccio. “Se il Tg1 fosse televeneto – concede – magari ci si potrebbe pensare, ma poiché l´avvenimento viene trasmesso in tutta Italia, che sia raccontato da veneti, romani o siciliani mi sembra una questione di lana caprina”. In poche parole “sono polemiche che scadono nel ridicolo” dice Minzolini che conclude con una simpatica esclamazione: “Ostregheta!”.

Così, per un giorno, l´iperbole propagandistica della Lega mette insieme sindacato e direttore del Tg1. E dire che invece appena qualche giorno fa il comitato di redazione era andato a da Minzolini a esprimere “preoccupazione” per il modo in cui il telegiornale aveva affrontato il caso Boffo e due settimane prima aveva lamentato una “scarsa copertura” degli interventi della Chiesa contro il respingimento dei profughi. Ma, come si dice, il troppo stroppia. E lo sanno anche a Venezia. (repubblica.it)

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