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Libertà di stampa: giornali esteri ancora all´attacco. El Pais, Berlusconi leader ridicolo. Wsj, lasci stare la stampa

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Roma, 11 set 2009 – ´Deliranti spiegazioni´, ´umorismo machista´, ´un leader improprio per un paese serio´ che è imbarazzante ´frequentare´ per gli altri premier e presidenti occidentali. Così, in un editoriale della direzione, El Pais commenta la conferenza stampa di ieri in Sardegna in cui Silvio Berlusconi, accanto al primo ministro della Spagna Zapatero, ha tra le altre cose attaccato pesantemente il più autorevole quotidiano spagnolo predicendone in sostanza il fallimento. Il resto della stampa internazionale reagisce in modo simile allo “show” del premier italiano, come lo definiscono vari giornali, e un altro grande quotidiano straniero, il Wall Street Journal, gli dedica un editoriale al vetriolo per la sua decisione di fare causa ai giornali che lo criticano, paragondandolo a un “torero che assume una banda di avvocati per impedire al toro” di fare il suo mestiere.
Messo nel mirino da Berlusconi, evidentemente risentito per le foto dei party con donne in topless nella sua villa in Sardegna che il giornale spagnolo è stato finora l´unico al mondo a pubblicare con ampio rilievo, El Pais dedica comprensibilmente ampio spazio alla “stravagante” conferenza stampa di ieri, come la chiama il corrispondente dall´Italia Miguel Mora.

L´editoriale del direttore comincia col notare che Berlusconi, ammettendo di avere ricevuto più volte a casa propria un uomo d´affari, Gianpaolo Tarantini, indagato per droga e incitamento alla prostituzione, intrattiene “compagnie poco raccomdabili”. Quindi l´articolo fa l´elenco della “deliranti spiegazioni” con cui il premier ha risposto, o meglio non risposto, alla domanda del giornalista del Pais durante la conferenza stampa, facendo sfoggia di un “umorismo machista e ridicolo”. Infine l´editoriale accusa Berlusconi di essere un leader che “confonde il pubblico con il privato, come ha dimostrato nella conferenza stampa”, un leader “improprio per un paese serio e per un governo presentabile”. Conclude El Pais: “Frequentare Berlusconi è una difficoltà politica addizionale pe rle odierne relazioni internazionali”, lasciando capire che il premier spagnolo Zapatero, che a un certo punto ha definito “interessante” quel che Berlusconi stava dicendo, preferirebbe tenerlo a distanza.

Analoghi commenti da parte degli altri quotidiani spagnoli, come El Periodico che giudica la conferenza stampa di ieri “un recital a base di cattivo gusto e machismo” e la Voz di Galizia che parla di un leader “irrimediabile”.

La bibbia del capitalismo, come è soprannominato il Wall Street Journal, mette in prima pagina la conferenza stampa e la accompagna con un editoriale intitolato “Silvio Berlusconi e il silenzio dei tori”, che riecheggia vagamente il titolo del film “Il silenzio degli innocenti”. L´articolo non firmato, dunque anche questo espressione della direzione del più importante quotidiano finanziario al mondo, nota che la serie di cause per diffamazione lanciate dal premier italiano contro la Repubblica e altri giornali stranieri, “susciterebbe ilarità” se non rappresentasse una effettiva minaccia di chiudere la bocca alla stampa. Il Wsj riporta la recente frase di Berlusconi secondo cui i giornali “ci attaccano come tori infuriati, ma qui c´è un torero che non ha paura di niente”. Senonché, commenta il Journal, “noi non possiamo ricordarci l´ultima volta che un matador ha scatenato una sqdra di avvocati per impedire al toro di attaccare”. Il quotidiano newyorchese fa un´ipotesi: che le denunce potranno trattenere alcuni giornali da criticare Berlusconi per le sue storie con giovani donne, ma potrebbero spingere la stampa internazionale a “occuparsi maggiormente di questioni che possono ben più danneggiare la sua reputazione, come le sue relazioni con Tripoli e Teheran, gli effetti del suo nazionalismo economico, le sue mancate promesse di ridurre le tasse”. E conclude: “Se Berlusconi ama il suo paese così appassionatamente come dice di fare, allora dovrebbe lasciar perdere le cause legali e lasciare la stampa svolgere il suo lavoro”
El Pais: “Umorismo machista e ridicolo “Wall Street Journal: “Lasci stare la stampa”.

Anche la stampa britannica segue il caso da vicino, con ampi servizi sul Guardian e sul Times: entrambi mettono l´accento, fin dai titoli, su un aspetto della conferenza stampa che potrebbe ritorcersi contro Berlusconi, cioè il fatto che il premier ha “per la prima volta ammesso che un sospetto protettore ha portato donne a casa sua”, come titola il Guardian, ovvero che Tarantini, “un uomo d´affari indagato per droga e prostituzione” ha portato “belle donne ai party” del premier. Una frequentazione che per il momento non ha alcuna implicazione giudiziaria, ma che chiaramente i due quotidiani britannici considerano altamente imbarazzante da un punto di vista politico, forse immaginando cosa accadrebbe se il primo ministro del Regno Unito facesse cose simili.

Un rilievo che muove anche l´Irish Times in Irlanda, titolando che un “pimp”, ossia un protettore, un magnaccia, ha condotto donne nella residenza privata del premier italiano, per stessa ammissione di quest´ultimo che però a quanto pare non ci trova niente di scandaloso o improprio.

Della Berlusconi-story tratta oggi anche un altro grande quotidiano americano, il Los Angeles Times, che pubblica una lunga intervista al politologo italiano, a lungo docente di scienze politiche negli Stati Uniti, Giovanni Sartori. Il titolo dell´articolo, che riflette le parole di Sartori (e il tema del suo ultimo libro), è questo: “Non è un ditattore? Allora è un sultano”. (repubblica.it)——————————————————————————————————–L´autodifesa di Silvio Berlusconi in occasione del vertice bilaterale Italia-Spagna alla Maddalena sulle 30 ragazze portate dall´imprenditore barese Gianpaolo Tarantini -sotto accusa per favoreggiamento della prostituzione – a 18 feste nelle sue residenze, secondo il quotidiano spagnolo El Pais, è stato un soliloquio di «umorismo maschilista». «Una stravagante conferenza di stampa» accanto a un «imbarazzato e silenzioso primo ministro José Luis Zapatero», durante la quale il Cavaliere, «tra un discorso e l´altro sui problemi dell´immigrazione» racconta l´inviato spagnolo, si è intrattenuto «10 minuti» per illustrare la sua versione sulle polemiche legate alle «relaciones con prostitutas» e «ha concluso l´intervento attaccando la stampa italiana e il giornale El Pais». «Zapatero ha assistito alla filippica del suo anfitrione con espressione di circostanza, mentre le ministre spagnole dell´Economia, Elena Salgado e della Difesa, Charme Chacòn, non nascondevano il loro stupore».

Il giornalista del Pais, Miguel Mora, ha chiesto a Berlusconi «se il giro di prostituzione e di veline non ha danneggiato l´immagine internazionale dell´Italia . E se sulla scia delle polemiche dopo questo scandalo non ha pensato di dimettersi». E stamane il foglio spagnolo, non senza ironia, riporta la sua autodefinizione in risposta a questa domanda come «il migliore presidente del Consiglio che l´Italia ha avuto nei suoi 150 anni di storia». E anche l´infelice battuta del premier che ha ventilato una probabile rovina economica del Pais, il primo quotidiano spagnolo, «come conseguenza di una caduta di credibilità, copie, lettori e pubblicità: in questo caso si va al fallimento e credo che El Pais ne sappia qualcosa».

El Pais dedica all´argomento l´apertura del giornale, una pagina interna con il resoconto dell´incontro, la trascrizione di parti della conferenza stampa , e anche l´editoriale del giornale intitolato «Meglio non frequentarlo», nel quale si critica la «confusione delirante tra pubblico e privato fatta da Berlusconi durante l´incontro con Zapatero (…). Non degna di un paese serio e di un governo presentabile».

«La conferenza stampa al termine del vertice bilaterale è la migliore dimostrazione di questo deplorevole miscuglio di generi» aggiunge El Pais. «Frequentare la compagnia di Berlusconi – conclude l´editoriale – il cui Paese appartiene al G-8, è diventata una difficoltà politica addizionale nelle complesse relazioni internazionali. Ma ciò che lo squalifica come governante è la sua vulnerabilità davanti a qualsiasi pressione coperta, frutto di circostanze che accetta per dare soddisfazione alla sua vanità e al suo ego».

Il Financial Times, quotidiano della city di Londra, dedica un ampio articolo al vertice Italia-Spagna ma solo per parlare delle dichiarazioni di Berlusconi sulle vicende private. Ft riporta le parole del premier e ricostruisce tutta la vicenda, a partire dagli interrogatori di Tarantini: «Io non ho mai pagato una lira o un euro per avere prestazioni sessuali» scrive il giornale che riporta anche la chiosa del premier, nel Paese di Casanova: «al sesso a pagamento preferisco la gioia della conquista». Il giornale londinese parla anche «dell´espressione di pietra (“stone-faced”) del premier Zapatero» davanti alle dichiarazioni del primo ministro miliardario. Ricorda le foto degli ospiti, alcuni nudi, pubblicate da El Pais, nella sua villa in Sardegna. E conclude riportando le polemiche con il suo stretto alleato nel Pdl Gianfranco Fini e le parole di Massimo Donadi, parlamentare dell´Italia dei Valori: «Ascoltare il capo del governo italiano che nega di aver avuto relazioni con prostitute in un summit internazionale è imbarazzante e surreale».

(AFP Photo)Anche il Wall Street Journal, compassato e conservatore giornale di riferimento della finanza Usa, non risparmia le critiche a Berlusconi. A lui, ritratto in una foto in prima pagina mentre saluta la campionessa Federica Pellegrini, sono dedicati un lungo articolo che racconta tutta la vicenda dell´escort e l´editoriale più importante della giornata. Il titolo dell´editoriale è «Silvio Berlusconi e il silenzio dei tori» parafrasando forse le recenti dichiarazioni del premier in cui diceva di essere «sano come un torero» e il titolo del film «Il silenzio degli innocenti». Secondo il Wall Street Journal le cause per diffamazione intentate dal premier italiano contro il settimanale francese Le Nouvel Observateur, la Repubblica «potrebbero suscitare ilarità se non fossero una reale minaccia per chiudere la bocca alla stampa». E conclude: «Se Berlusconi davvero ama il suo paese così appassionatamente come dice, dovrebbe lasciar perdere le cause legali e lasciare libera la stampa svolgere il suo lavoro»

Il Times di Londra, infine, titola sul fatto che implicitamente ieri Berlusconi «ha ammesso per la prima volta di aver ospitato belle donne nella sua casa». Il giornale londinese di Murdoch riporta tutte le frasi del premier, racconta la nota vicenda a partire dagli interrogatori di Tarantini pubblicati dal Corriere della sera, parla delle 50 intercettazioni telefoniche in mano agli inquirenti baresi sulle telefonate tra Tarantini e il premier e, correttamente, riporta anche la notizia , diffusa ieri dalla Procura di Bari, secondo la quale «Berlusconi non è sotto inchiesta». (ilsole24ore.it)

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