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Libertà di stampa: Unci, cronisti in prima fila alla manifestazione del 19 settembre

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Roma 11 set 2009 – I cronisti saranno, naturalmente, in prima fila sabato 19 in piazza del Popolo in difesa della libertà di informazione. Lo annuncia l’Unione nazionale cronisti spiegando che è “una difesa che fanno da sempre contro tutti coloro che cercano di colpirla pretendendo che i cronisti non riferiscano i fatti e le notizie e informino soltanto di ciò che vorrebbero loro”. “La nostra presenza – continua l’Unci – ha lo scopo di tutelare il diritto-dovere di cronaca: cioé il diritto dei cittadini di essere informati in modo corretto, completo e tempestivo di ciò che accade, e il dovere dei giornalisti di farlo secondo scienza e coscienza”. Per l’Unci “é indubbio che maggioranza parlamentare e governo dichiarano apertamente che vi è troppa libertà di stampa e agiscono in modo concreto perché essa sia ridotta, hanno cioé come obiettivo politico e operativo la riduzione della libertà dell’informazione. Ma è anche vero che troppi giornalisti non sono attenti a rispettare i confini tra giornalismo e politica”. Sottolinea l’Unci:”Nel nostro Giro d’Italia della libertà di informazione abbiamo spiegato ai cittadini che ci troviamo davanti a un tentativo – costruito a tavolino sulla base di un progetto politico, portato avanti partendo da dati falsi e giocato sul binomio paura-sicurezza per ottenere la richiesta di interventi autoritari – di limitare la funzione di magistrati e giornalisti” Per i cronisti “ne discende che il giornalista deve essere sempre più ancorato al fatto – a quel fatto che il presidente Scalfaro sostiene non possa essere cambiato neanche da Domineddio – e che sia messo nelle condizioni di riferire notizie vere. Un compito sempre più difficile davanti ai mille tentativi di strumentalizzare l’informazione a fini di parte. Un assedio che da anni l’Unci chiede di spezzare”. Conclude l’Unci: “La presenza dei cronisti in prima fila in piazza del Popolo ha lo scopo di respingere la critica che in questi giorni viene portata contro tutto il giornalismo italiano, in modo indifferenziato, contro la profonda allergia per la funzione stessa dell’informazione appena essa sia esercitata in maniera non servile. Perché la libertà di stampa é un bene prezioso da difendere sempre e in tutte le sedi. Lo dice il motto che ci guida da tempo: Liberi di informare, liberi di sapere”. (ANSA).

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