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Libertà di stampa: caos "Annozero" in onda da giovedì su Raidue, a rischio Travaglio

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Roma, 22 set 2009 – Parte Annozero, prima puntata giovedì, ma su Marco Travaglio pende la scure dei vertici Rai. Il direttore generale Mauro Masi prende tempo, non firma il contratto di collaborazione senza aver prima consultato il presidente dell´Agcom Corrado Calabrò, che incontrerà forse domani, alla vigilia della partenza del programma. A questo punto Michele Santoro nulla dà per scontato. Oggi la conferenza stampa di presentazione della nuova stagione, ma il giornalista riunirà prima la redazione e insieme ai suoi deciderà che fare.
La firma del contratto era attesa per ieri, invece nulla. Ad agitare il dg Rai, il pronunciamento dell´Agcom del 21 gennaio scorso con il quale la Rai è stata condannata a pagare 10 mila euro di sanzione per le parole pronunciate da Travaglio durante la trasmissione “Che tempo che fa” di Fabio Fazio del 10 maggio 2008. In quella puntata, l´ospite si era soffermato sulla figura del presidente del Senato Renato Schifani, ricostruendone i trascorsi, la carriera di avvocato, le amicizie nella natia Sicilia. Seguì la querela della seconda carica dello Stato a Travaglio. E il procedimento dell´Agcom con ammenda finale. “Ma non esiste alcuna delibera che riguardi Travaglio ad “Annozero” – è l´unico commento che lascia trapelare Michele Santoro – E comunque il provvedimento è stato impugnato dalla Rai”. Già, perché a gennaio Viale Mazzini poi quell´ammenda non l´ha pagata, ha fatto ricorso al Tar impugnando la delibera e contestando, dunque, i rilievi dell´Agcom.

Ora l´atmosfera in Viale Mazzini si fa ancora più pesante. Anche perché quanto sta avvenendo viene ricollegato alle indiscrezioni delle ultime settimane su un presunto veto di Palazzo Chigi sul ritorno in video di Travaglio e di “Report”. Sullo staff della Gabanelli grava la spada di Damocle della copertura legale per i servizi che l´azienda non intende garantire. Per “Annozero”, invece, questo è l´ultimo di una seria di ostacoli, fanno notare in redazione, dopo il rinvio degli spot (poi partiti) e l´azzeramento della troupe storica del programma. Travaglio si presenterà questa mattina alla conferenza stampa di presentazione del programma, “sempre che mi facciano entrare in Rai”, scherzava in serata coi colleghi: “Ma con tutti questi organi di garanzia in campo mi sento in una botte di ferro”. L´ultima parola sul da farsi l´avrà Santoro.

Nelle ultime ore intanto si fa insistente l´indiscrezione su un avvicendamento dei direttori di Raitre e Tg3. Il dg Masi potrebbe portare la proposta nel cda di giovedì. Si parla dell´approdo di Bianca Berlinguer alla direzione del Tg, di una possibile conferma in Rete di Paolo Ruffini, anche se le pressioni del Pdl per una sua sostituzione con Giovanni Minoli continuano. “Masi non mi ha mai parlato di una mia sostituzione” racconta sereno Ruffini, che preannuncia ritorno di Corrado Guzzanti a Raitre nel 2010. Su Canale 5, invece, ieri sera la prima puntata di Matrix. Era slittata tra le polemiche martedì 15 (come Ballarò) in concomitanza col Porta a porta che ospitava il premier. Tema: la libertà di stampa. (repubblica.it)

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