Roma, 22 set 2009 – Condannato l´ex direttore di Rai Uno, oggi direttore di Rai Fiction, Fabrizio Del Noce, e assolto l´inviato di Striscia la notizia, Valerio Staffelli. Così si è concluso un processo che vedeva entrambi imputati per una lite avvenuta alla fine del 2003 e proseguita nel gennaio dell´anno successivo. In particolare il giudice Paola Della Monica ha condannato Del Noce a pagare una multa di ottocento euro, oltre che a pagare le spese processuali sostenute da Staffelli (quantificate dal giudice in circa 8mila euro), cui dovrà pagare anche il risarcimento del danno che dovrà essere quantificato in sede civile. Assolto invece con la formula «perché il fatto non sussiste» l´inviato del tg satirico.
Nei confronti di entrambi gli imputati il pm aveva chiesto una condanna: quattrocento euro di multa per Del Noce (che nel giudizio è assistito dagli avvocati Giandomenico Caiazza e Giuseppe Benedetto); quattro mesi di reclusione per Staffelli (che è rappresentato dai penalisti Salvatore Pino e Andrea Righi). In particolare il direttore di Rai Fiction era accusato di lesioni personali ai danni dell´inviato, per averlo colpito sul naso con il microfono che aveva sottratto poco prima al giornalista all´uscita del ristorante romano “Il bolognese” nei pressi di piazza del Popolo il 30 novembre 2003. Staffelli, invece, era accusato di violenza privata per aver, in quella stessa occasione, impedito al direttore di Rai Uno di allontanarsi dal ristorante e per aver costretto Del Noce, il 21 gennaio 2004, a rientrare negli uffici della Rai di viale Mazzini per evitare un´altra intervista.
«Questa sentenza è un bene per tutti noi giornalisti che potremo continuare a fare domande senza aver paura di essere picchiati. Una vittoria per tutti i giornalisti». Ad affermarlo è l´inviato di Striscia la notizia, Valerio Staffelli, commentando la sua assoluzione in un processo che lo vedeva accusato di violenza privata nei confronti del direttore di Rai Fiction Fabrizio Del Noce per aver, tra l´altro, chiesto ripetutamente se alla «Rai ci fosse uno stato di regime», come affermato in una intervista rilasciata all´epoca dal conduttore Paolo Bonolis. «Ho solo fatto il mio lavoro, che è anche quello di fare domande – ha detto Staffelli – Se fossi stato condannato per questo avrebbe significato la fine della libertà di fare domande. La richiesta di condanna a quattro mesi di reclusione mi aveva preoccupato perché se fosse stata accolta sarebbe stata la fine della libertà di stampa. Tornassi indietro rifarei tutto».
In merito alla durata del processo che lo ha visto imputato per fatti avvenuti sei anni fa, l´inviato del tg satirico ha commentato: «Rimango a bocca aperta a pensare che sono passati sei anni da quel giorno, quando con le sole riprese poteva essere risolto rapidamente. Non so perché il processo sia durato così tanto. Abbiamo speso molto per avvocati e consulenti, ma non sono pratico perché in 15 anni di Striscia è la prima volta che entro in un´aula di tribunale, le precedenti denunce infatti erano sempre state archiviate. Ora sono molto emozionato, non sono stato bene in questi giorni pensando a questa sentenza e alla condanna che era stata chiesta nei miei confronti, sono quasi colto dal pianto». Alla domanda su cosa pensa sulle querele fatte del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi al quotidiano la Repubblica per le «10 domande» Staffelli si è limitato a dire: «La nostra politica è quella di non commentare il lavoro degli altri».
«Non è mio costume commentare le sentenze. Mi stupisce comunque che di fronte ad fatto di tale evidenza, come hanno dimostrato le immagini, non ci sia stato neanche il riconoscimento della violenza privata. Non far muovere una persona è al limite del sequestro di persona. È una sentenza che mi lascia perplesso. Faremo appello». Ad affermarlo è Fabrizio Del Noce, ex direttore di Rai Uno e oggi direttore di Rai Fiction, commentando la decisione del giudice di condannarlo ad una multa di ottocento euro per lesioni nei confronti dell´inviato di Striscia la Notizia Valerio Staffelli, che invece è stato assolto dall´accusa di violenza privata nei suoi confronti.
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