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Libertà di stampa: Genova, perquisita abitazione e redazione di un giornalista del "Corriere Mercantile"

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Genova, 29 set 2009 – Pubblicazione di notizie coperte da segreto investigativo. Con questa accusa un redattore del Corriere Mercantile di Genova si è visto perquisire dalla polizia, prima l´abitazione e successivamente la propria postazione in redazione. Gli agenti, che hanno agito su ordine del Pm Andrea Canciani, hanno sequestrato il telefono cellulare del giornalista, alcune agende e i suoi computer, quello di casa e quello al giornale. Le perquisizioni sono dovute ad un articolo pubblicato sul quotidiano genovese il 22 settembre scorso, dedicato alla vicenda dello zaino pieno di esplosivo rimasto per anni giacente nel deposito bagagli della stazione di Genova Principe e scoperto solo in occasione di un inventario con consegna delle cose non ritirate dai proprietari, ad associazioni benefiche. Il servizio intitolato “Zaino bomba: un testimone, vi racconto la verità” portava alla luce una parte ancora inedita dell’indagine attraverso le dichiarazioni di un 50enne pluripregiudicato. Sulla vicenda si sono subito espressi l´Ordine dei giornalisti della Liguria e l´Associazione ligure dei giornalisti esprimendo sconcerto per le perquisizioni e solidarietà al cronista: “Si potrebbe riscrivere quanto detto e sostenuto da sempre – scrive in un comunicato Marcello Zinola, segretario dell´assostampa ligure – i giornalisti svolgono il loro lavoro, cercano notizie con fatica (non le pagano) e con i giornali per i quali lavorano, le pubblicano, commentano, approfondiscono. Esprimere solidarietà è scontato e, ormai, anche deprimente e amaro di fronte ad episodi che si ripetono in ogni piazza mediatica e giudiziaria italiana”. La migliore risposta, per l´organizzazione sindacale ligure, è partecipare alla manifestazione sulla libertà di stampa promossa a Roma il 3 ottobre dalla Federazione nazionale della stampa. L´ordine regionale, invece mette l´accento sul fatto che “la tutela delle notizie coperte dal segreto istruttorio compete ai pubblici ufficiali e non certamente a chi di lavoro fa il cronista” che invece ha “il fondamentale dovere di informare con correttezza e lealtà ed i cittadini hanno il diritto di essere informati”. (adginforma.it)

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