Cerca
Close this search box.

Libertà di stampa: Berlusconi, la manifestazione del 3 ottobre una farsa. Patrizia D´Addario va ad "Annozero", la destra insorge

Condividi questo articolo:

Milano, 30 set 2009 – Il premier Silvio Berlusconi torna a parlare di tv dopo la bufera di polemica su Annozero e afferma: «Lunga vita alla Dandini e a Santoro che non fanno altro che portare voti al centrodestra…». L´Istruttoria su Santoro? «Non me ne sono interessato e non me ne interesso – ha aggiunto il presidente del Consiglio – parlando a Sky Tg24 – perché sarebbe facile cadere in qualche tranello».
Il premier ha quindi ricodato quello che disse parlando qualche anno fa di Rai durante una sua visita in Bulgaria: «I vari Santoro e Biagi possono stare in tv finché non se ne fa un uso criminogeno, finché non si commetono reati come la diffamazione…».

La manifestazione sulla libertà di stampa «è una farsa assoluta, in Italia c´è più libertà di stampa che in qualasiasi altro paese», ha detto ancora il premier commentando la manifestazione prevista per sabato prossimo. Il presidente del Consiglio, nel respingere al mittente le critiche sulla mancanza di libertà di stampa, ha parlato di atteggiamenti «antitaliani» alla base delle posizioni di alcuni giornali, atteggiamenti «che non fanno bene al paese», ha detto.

Patrizia D´Addario sarà domani ad Annozero. L´escort pugliese, divntata famosa dopo le sue rivelazioni sulla notte trascorso a palazzo Grazioli con il premier, secondo quanto si apprende, sarà ospite della seconda puntata del programma di Michele Santoro. (ilmessaggero.it)————————————————————————————————————————————-
Annozero non molla lo scandalo escort. Dopo le polemiche, gli attacchi del centrodestra e l´istruttoria sul programma di Michele Santoro annunciata dal viceministro Paolo Romani, domani sera sarà Patrizia D´Addario a raccontare la sua verità sulle feste di Palazzo Grazioli. Una presenza che secondo lo stesso Romani ribadisce la necessità di verificare se nella trasmissione “si faccia davvero servizio pubblico”. E che avrebbe provacato l´ira di Silvio Berlusconi: è una vergogna, non si può accettare che una tv del servizio pubblico inviti in trasmissione una prostituta e le affidi un contaddittorio per gettare fango sul presidente del Consiglio, ha commentato il premier, secondo il quale sarà comunque un boomerang. Diversi esponenti del centrodestra, contattati dalla redazione di Annozero, hanno declinato l´invito (primi tra tutti i ´finiani´ Italo Bocchino e Flavia Perina, il sottosegretario Alfredo Mantovano ed il ministro Raffaele Fitto). E Flavia Perina, direttrice del Secolo d´Italia, vicina al presidente della Camera Gianfranco Fini, ha “disdetto” la sua partecipazione. Altri Tutto questo mentre Giampaolo Tarantini, attraverso i suoi legali, invoca l´intervento del governo e dell´Agcom sul programma.

Secondo quanto appreso da Repubblica.it la donna che per due volte fu nella residenza del premier, e che nella seconda occasione si fermò per la notte, interverrà in diretta. Non è stato ancora deciso se in collegamento video o in studio.

Romani: “E´ servizio pubblico?”. “La D´Addario in trasmissione domani ad Annozero? Non conosco il programma, comunque ci sarà il solito problema se un programma di questo tipo e con queste presenze è compatibile con il servizio pubblico Rai”. Così si è espresso il viceministro con delega alle Comunicazioni Romani, al termine dell´audizione in commissione di Vigilanza.

Flavia Perina: “Non vado più”. “Avevo dato la mia disponibilità di massima a partecipare alla puntata di domani di Annozero, che mi era stata presentata – dice Flavia Perina, direttore del Secolo d´Italia – come dedicata al “sistema Tarantini” e al rapporto tra il potere e le donne. Ma l´annuncio della presenza in studio della signora D´Addario mi ha costretto a declinare l´invito, con la convinzione che una trasmissione così congegnata rischi di risolversi nella ricerca di facili effetti scandalistici. Ho troppo rispetto per la politica, e per il tema della dignità della donna, per affidarla a un confronto di questo tipo”.

Tarantini. Per l´imprenditore al centro della vicenda delle escort, Annozero ha fatto “disinformazione”
con “strumentalità politica”, in contrasto con “la finalità del pubblico interesse che è propria della televisione pubblica”. Tarantini lo afferma, attraverso i suoi legali, in una missiva inviata al ministero dello Sviluppo Economico, all´Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, alla Commissione di vigilanza Rai, ai vertici di viale Mazzini e, per conoscenza, al direttore di RaiDue e alla redazione di Annozero. L´imprenditore barese chiede l´immediato intervento “per adottare i provvedimenti che si riterranno opportuni” in ordine alla puntata andata in onda il 24 settembre scorso, e, in particolare, “perché nella nuova trasmissione non vengano tenuti ulteriori comportamenti antigiuridici, in alcuni casi anche penalmente rilevanti”.

Vigilanza Rai. In questi giorni di polemiche sulle questioni Rai, uno dei momenti più difficili è stato “quando il ministro Scajola ha usato espressioni che sono suonate ´sinistre´ per tanti di noi”. Espressioni che poi per fortuna sono state “alleggerite”. Lo ha detto il presidente della commissione di Vigilanza Rai, Sergio Zavoli, nel breve intervento tenuto oggi in avvio dell´audizione di Romani.

La replica di Romani. Alle parole di Zavoli hanno fatto seguito quelle di Romani. Il viceministro ha sottolineato che la presenza oggi a Palazzo San Macuto rappresentava “la volontà di rispettare il ruolo di garanzia della Vigilanza” e sgombrava il campo da possibili equivoci. Romani ha sottolineato che il governo, che si appresta a incontrare i vertici della Rai il prossimo 8 ottobre proprio per il caso Annozero, ´´non ha alcuna pretesa di verificare la linea editoriale della Rai´´ e ha ribadito ´´l´assoluta estraneità alla volontà di censurare persone o programmi´´ né ha alcun obiettivo ´´sanzionatorio´´ o quello di ´´coinvolgere la commissione in censure´´.

D´altro canto, ha precisato ancora Romani ´´il ministero ha facoltà di predisporre verifiche e ispezioni e chiedere informazioni alla Rai´´ per ´´controllare l´applicazione del contratto di servizio anche al fine di esercitare un potere di impulso nei confronti dell´Agcom, che in caso di inadempienza può intervenire con sanzioni´´. Il tutto, ha concluso, ´´nel pieno rispetto dei poteri della vigilanza´´.

E al termine dell´audizione Zavoli è nuovamente intervenuto rilevando che “molte polemiche hanno trovato punti forti di mediazione. E´ stato possibile perché argomenti e punti di vista sono stati circoscritti nella sede idonea. Il governo mi pare abbia recepito, e mi sembra che non voglia più insistere troppo. Si ricava una sensazione di relativa possibilità che questa grave polemica abbia trovato il giusto binario”. (repubblica.it)

Il network