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Giornalisti da tutto il mondo a Ferrara per la terza edizione dell´ "Internazionale"

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Ferrara, 2 ott 2009 – Apre i battenti oggi la terza edizione di ´Internazionale a Ferrara´, festival che raccoglie i maggiori nomi del giornalismo e della cultura, chiamati a dibattere quest´anno di comunicazione ai tempi dei nuovi media. Sono state 32mila le presenze lo scorso anno, che hanno fatto segnare pressoche´ un raddoppio sul 2007. Si dovra´ attendere la fine della manifestazione per conoscere i numeri del 2009, ma quel che e´ certo e´ che ci saranno tre giorni intensi di incontri, dibattiti, proiezioni e spettacoli per chiarire come gli sviluppi della tecnologia e la facilita´ d´accesso alla rete hanno cambiato la circolazione e la trasmissione delle notizie.Tra i focus, il ´citizen journalism´, ovvero l´informazione redatta dai singoli cittadini. Nella citta´ estense si parlera´ anche di rete intesa come laboratorio della democrazia e spazio pubblico della societa´ civile. Protagonista di uno degli incontri su questo tema e´ David Randall, senior editor del settimanale britannico Independent on Sunday. Particolarmente attesa la presenza di Roberto Saviano che insieme a Loretta Napoleoni e Misha Glenny concentrera´ la sua attenzione sui rapporti tra economia e mafia.

Tra gli ospiti del festival anche Bill Emmott, ex direttore del settimanale The Economist, Steven Berlin Johnson, giornalista e fra i piu´ noti divulgatori tecnologico-scientifici statunitensi, Joe Sacco, disegnatore e autore di graphic novel dalle zone di conflitto.

Tante le donne che interverranno. Tra queste l´attivista politica e blogger keniana Ory Okolloh; la giornalista messicana Adela Navarro Bello, direttore del settimanale d´inchiesta Zeta; la scrittrice palestinese Suad Amiry; la giornalista e saggista statunitense Rebecca Solnit. Il festival ospita anche una rassegna di documentari dedicati al mondo dell´informazione. Sara´ presente Petr Lom, regista di Letters to the President, che ha trascorso e documentato alcune visite del presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad nelle campagne del paese. E ancora, la proiezione del documentario ´The Yes Men Fix the World´, film di e con Mike Bonanno e Andy Bichlbaum contro l´avidita´ del capitalismo contemporaneo.

Il festival vedra´ anche la partecipazione del giornalista colombiano Hollman Morris, protagonista di Unwanted Witness. Numerosi gli eventi speciali, tra cui la prima edizione del premio di giornalismo d´inchiesta dedicato ad Anna Politkovskaja, l´anteprima assoluta della mostra fotografica di Francesco Zizola per Medici senza frontiere, una serata di musica e teatro con lo spettacolo di Ascanio Celestini Canzoni impopolari e il trascinante dj set con Jovanotti.

Il festival di Internazionale e´ reso possibile dalla collaborazione di Medici senza frontiere, la piu´ grande organizzazione medico umanitaria indipendente del mondo, premio Nobel per la pace nel 1999, e dal sostegno di Unipolis, fondazione d´impresa di Unipol Gruppo Finanziario. Con Eni, Hera, Current-Sky.

“Nel panorama dei festival culturali che vengono organizzati ogni anno in Italia, ´Internazionale a Ferrara´, che giunge nel 2009 alla sua terza edizione, rappresenta senza dubbio un fenomeno inedito” commenta il primo cittadino della citta´ estense, Tiziano Tagliani, ricordando che “la manifestazione, che viene ospitata in prestigiosi spazi e contenitori del suggestivo centro storico di Ferrara, evidenzia contenuti di forte impatto sociale: gli scrittori, i giornalisti, gli artisti e gli intellettuali dialogano con il pubblico su temi cruciali che riguardano la nostra quotidianita´ ed il futuro che attende noi e i nostri figli”.

E ancora, sottolinea, “quali gli assetti geopolitici e sociali del pianeta, la penuria delle risorse che sempre piu´ condiziona e pregiudica l´esistenza di larghe fasce della popolazione mondiale, la necessita´ conseguente di prevedere nuovi sostenibili modelli di sviluppo, il valore della cultura e della comprensione dell´´altro´ come fondamento della relazione fra diversi popoli, usanze, civilta´. Questi argomenti, e altri ancora, acquistano sempre piu´ importanza ai giorni nostri, in considerazione dei grandi sconvolgimenti economici e sociali che hanno caratterizzato il 2009, e per questo motivo e´ importante un festival come ´Internazionale a Ferrara´, che si propone come momento e luogo di riflessione produttivo e informale, lontano dalle tentazioni del linguaggio e della dimensione accademica”.

“L´altro elemento che qualifica la rassegna ferrarese come una delle piu´ interessanti e significative nel panorama culturale italiano – osserva ancora Tagliani – e´ la grande partecipazione di pubblico che essa suscita: i numerosi giovani che affollano incontri che riguardano mondi, situazioni e contesti lontani dai nostri orizzonti di vita, la passione e la tensione civile che si respirano in maniera palpabile nelle giornate del festival, rappresentano motivi di speranza e di fiducia per chi considera la societa´ odierna ancora viva e vitale, e desiderosa di confrontarsi sui temi fondamentali per quel che attiene la convivenza fra gli individui”. (adnkronos)

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